Città unica. Cci: “processo di ricostruzione e fusione, noi ci siamo”

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“Da tempo - trovandoci in linea con il pensiero del Presule - stiamo predicando unità e impegno, facendoci promotori, insieme ad altre realtà politiche e associative, di un progetto che coalizzi quante più anime unite dall’intento di dar vita alla prima consiliatura costituente di Corigliano-Rossano e garantire, su basi nuove, un governo del cambiamento alla terza Città della Calabria”.

Sono i giovani del coordinamento civico Corigliano-Rossano de Il Coraggio di Cambiare l’Italia a salutare con favore la stessa esortazione già lanciata dall’Arcivescovo Satriano in occasione della festa patronale di San Nilo Abate. Già nei prossimi week-end saranno in piazza per la Gazebata di Idee e Programmi. Appuntamento a Piazza Bernardino Le Fosse a Rossano domani e domenica prossima in Piazza Salotto a Corigliano il 7 ottobre.

Le parole di Monsignor Satriano che lo scorso 26 settembre ha sollecitato l’intera comunità a concretizzare l’opera di fusione, scuotono la politica per la quale è giunta l’ora di scendere nelle piazze e per le strade a portare un messaggio chiaro e di concretezza per il prossimo futuro che attende la nuova Città.

Il nostro movimento, da mesi ormai, ha avviato una profonda fase consultiva insieme a movimenti, associazioni e partiti che, per la prima volta nella storia politica delle realtà sociali di Corigliano e Rossano – spiegano dal coordinamento civico - abbatte steccati e preconcetti ideologici. L’intento è quello di creare una coalizione di donne e uomini di buona volontà, carichi di idee e di una visione ampia sul futuro, disposti a mettersi in gioco in questo nuovo laboratorio amministrativo. La nascita e, soprattutto, l’evoluzione della terza Città della Calabria rappresentano il microcosmo di quella che fu l’Italia alla fine del secondo conflitto mondiale. Oggi riviviamo in piccolo le dinamiche pre-repubblicane, quelle che hanno portato poi alla nascita dell’Italia contemporanea, e abbiamo la possibilità di essere tutti protagonisti nella fase costituente di questa nuova idea, lungimirante e, per alcuni versi, visionaria”.

“Ora, però, come ci ha ricordato anche l’Arcivescovo insieme a tutti quei cittadini che hanno fondato speranza in questo processo di crescita e cambiamento, la politica deve fare sintesi con il Popolo. Il Coraggio di Cambiare l’Italia c’è ed è pronto a raccogliere la sfida di tutte quelle anime positive e propositive pronte a cimentarsi nella fase costituente del nuovo municipio” – conclude la nota.