Baker Hughes a Corigliano-Rossano, il Comune dice no: “non ci sono le condizioni”
Dal Comune di Corigliano-Rossano arriva il no, in sede di Conferenza dei Servizi, per la concessione dell’area all’interno del Porto alla Nuovo Pignone, azienda di proprietà del colosso Baker Hughes.
Proprio alla luce della complessità delle argomentazioni proposte “per di armonizzare gli interessi rappresentati dall’ente, rispetto a quelli degli altri soggetti, era stato chiesto il differimento dei termini della stessa conferenza che, come noto, è uno strumento che dovrebbe essere finalizzato alla composizione dei vari soggetti coinvolti e “non certo - viene precisato dal Comune - al superamento sbrigativo delle istanze proposte”.
Comune che aveva posto delle questioni di merito e non pregiudiziali o ostruzionistiche, sia sotto il profilo tecnico-urbanistico (relativamente ad usi civici, conformità agli strumenti di valutazione del rischio idrogeologico, piano regolatore del Porto ecc.) sia sotto il profilo generale e strategico (compatibilità con banchina crocieristica, misure per la marineria, armonizzazione del Porto nel complesso ecc)".
“Gran parte degli elementi di chiarimento ed integrazione richiesti – viene però evidenziato dall’Amministrazione pubblica - non sono stati forniti, fatta eccezione per le analisi paesaggistica ed acustica per le quali l'azienda ha fornito opportuni riscontri”.
Per quanto riguarda poi la conformità ai piani di assetto territoriali, “il progetto – si sottolinea ancora - è stato modificato in maniera piuttosto significativa a 5 giorni dalla scadenza del termine, al fine di superare eventuali vincoli. Nonostante questo non è stato consentito il differimento dei termini già richiesto per altre questioni”
Da quanto riferisce il Comune, poi, non sarebbero sono stati forniti gli elementi concreti in grado di rassicurare sul fatto che il processo attuale non sia finalizzato “alla mera industrializzazione del Porto (inaccettabile) ma alla realizzazione auspicabile di una condizione di convivenza tra industria accettabile, turismo e marineria”.
“Questo – sbottano dall’amministrazione - perché non è stato dato alcun chiarimento istituzionale rispetto al finanziamento ed alle procedure relative alla realizzazione della banchina crocieristica (attesa e prevista da anni), alle misure finalizzate a mitigare l'impatto sulla marineria, alle misure per ambientalizzare il Porto rispetto alle concessioni in essere”
Dunque, proprio sulla base di tutte queste ragioni, il Comune ha formalizzato il parere negativo alla conferenza dei servizi, auspicando e richiedendo la convocazione di una nuova conferenza nella quale si possano chiarire gli aspetti ritenuti imprescindibili dall'Ente e si fornisca ogni elemento di chiarezza richiesto e necessario per l'esercizio delle proprie competenze.
Dal Comune di Corigliano-Rossano arriva il no, in sede di Conferenza dei Servizi, per la concessione dell’area all’interno del Porto alla Nuovo Pignone, azienda di proprietà del colosso Baker Hughes.
Proprio alla luce della complessità delle argomentazioni proposte “per di armonizzare gli interessi rappresentati dall’ente, rispetto a quelli degli altri soggetti, era stato chiesto il differimento dei termini della stessa conferenza che, come noto, è uno strumento che dovrebbe essere finalizzato alla composizione dei vari soggetti coinvolti e “non certo - viene precisato dal Comune - al superamento sbrigativo delle istanze proposte”.
Comune che aveva posto delle questioni di merito e non pregiudiziali o ostruzionistiche, sia sotto il profilo tecnico-urbanistico (relativamente ad usi civici, conformità agli strumenti di valutazione del rischio idrogeologico, piano regolatore del Porto ecc.) sia sotto il profilo generale e strategico (compatibilità con banchina crocieristica, misure per la marineria, armonizzazione del Porto nel complesso ecc)".
“Gran parte degli elementi di chiarimento ed integrazione richiesti – viene però evidenziato dall’Amministrazione pubblica - non sono stati forniti, fatta eccezione per le analisi paesaggistica ed acustica per le quali l'azienda ha fornito opportuni riscontri”.
Per quanto riguarda poi la conformità ai piani di assetto territoriali, “il progetto – si sottolinea ancora - è stato modificato in maniera piuttosto significativa a 5 giorni dalla scadenza del termine, al fine di superare eventuali vincoli. Nonostante questo non è stato consentito il differimento dei termini già richiesto per altre questioni”
Da quanto riferisce il Comune, poi, non sarebbero sono stati forniti gli elementi concreti in grado di rassicurare sul fatto che il processo attuale non sia finalizzato “alla mera industrializzazione del Porto (inaccettabile) ma alla realizzazione auspicabile di una condizione di convivenza tra industria accettabile, turismo e marineria”.
“Questo – sbottano dall’amministrazione - perché non è stato dato alcun chiarimento istituzionale rispetto al finanziamento ed alle procedure relative alla realizzazione della banchina crocieristica (attesa e prevista da anni), alle misure finalizzate a mitigare l'impatto sulla marineria, alle misure per ambientalizzare il Porto rispetto alle concessioni in essere”
Dunque, proprio sulla base di tutte queste ragioni, il Comune ha formalizzato il parere negativo alla conferenza dei servizi, auspicando e richiedendo la convocazione di una nuova conferenza nella quale si possano chiarire gli aspetti ritenuti imprescindibili dall'Ente e si fornisca ogni elemento di chiarezza richiesto e necessario per l'esercizio delle proprie competenze.