Baker Hughes: a rischio insediamento a Corigliano Rossano, chiesto Consiglio ad hoc

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“Sulle questioni di importanza strategica per lo sviluppo e le prospettive future della città e del territorio, come è tra le altre quella relativa al progetto di sviluppo del Porto ed il piano industriale avanzato dal Nuovo Pignone Baker Hughes, è imperativo che il Consiglio Comunale sia la principale sede di dibattito, di confronto e di rappresentanza e sintesi della volontà collettiva della comunità”

È quanto ribadisce il Gruppo di Opposizione al Comune di Corigliano-Rossano che ha richiesto al Presidente dell’Assise, Rosellina Madeo, la convocazione urgente di un Consiglio comunale monotematico sul punto, ovvero sull’investimento che l’importante azienda statunitense che opera nel settore dei servizi petroliferi, intenderebbe avviare proprio nella popolosa città ionica.

La convocazione di in Consiglio ad hoc, sottolineano infatti i consiglieri Pasqualina Straface, Marisa Caravetta, Giancarlo Bosco, Piero Lucisano, Guglielmo Caputo, Daniela Romano, Giuseppe Turano, Elena Olivieri e Demetrio Caputo, sarebbe necessaria “in considerazione dell'importante dibattito in corso nell'opinione pubblica cittadina, territoriale e regionale ed alla luce delle evoluzioni emerse in tutte le recenti occasioni di confronto in sedi istituzionali”.

Come noto, nell’estate scorsa, il sindaco Flavio Stasi aveva manifestato l’intenzione di presentare un ricorso contro l’insediamento della Baker Hughes nel suo Comune.

Entro settembre si aspetta quindi una definizione della questione con l’amministrazione comunale altrimenti l’azienda americana potrebbe spostare nel nord Adriatico l’investimento (da circa sessanta milioni di euro) e che si porterebbe dietro anche i duecento posti di lavoro necessari al funzionamento del nuovo polo produttivo-logistico.