Assenteismo. Arrestati due dipendenti, i nomi e i particolari

Catanzaro Cronaca

Timbravano l'entrata in ufficio, poi andavano ad accompagnare le rispettive donne a fare la spesa o a sbrigare commissioni personali. E quando decidevano di tornare a casa a riposare, si preoccupavano anche di chiudere le autovetture in garage, per evitare di attirare l'attenzione di qualcuno. Un meccanismo durato da aprile scorso fino a ieri, quando i carabinieri della Compagnia di Soverato, guidati dal capitano Emanuele Leuzzi, hanno fatto scattare le manette ai polsi di due dipendenti degli uffici di Soverato della Provincia di Catanzaro. Agli arresti domiciliari, cosi' come disposto dal sostituto procuratore di turno, Alessia Miele, sono finiti Graziano Renda, 41 anni, di Soverato, impiegato nell'ufficio Informazioni attivita' turistiche (ex Atp) della Provincia, e Fortunato Salvatore Carnovale, 61 anni, applicato all'ufficio agricolo di zona della Provincia. L'attivita' investigativa, ha evidenziato il capitano Leuzzi nel corso di una conferenza stampa che si e' svolta questa mattina nella sede della Compagnia, e' partita ad aprile, dopo alcune segnalazioni anonime al 112. Dalle prime verifiche sono emersi i comportamenti dei due impiegati, cosi' i militari dell' Arma hanno provveduto ad effettuare un'attivita' di monitoraggio con filmati all' ingresso della struttura che ospita gli uffici e pedinando i due uomini, ripresi passo dopo passo. Cosi' e' stato possibile appurare che dopo avere timbrato il budget per l' entrata negli uffici, entrambi riuscivano per occuparsi delle proprie faccende. Renda, ad esempio, in alcuni casi avrebbe accompagnato la fidanzata a prendere il caffe' o a completare commissioni personali. Carnovale avrebbe accompagnato in alcuni casi la moglie in chiesa e quando decideva di rilassarsi a casa negli orari in cui doveva essere in ufficio, si preoccupava di chiudere l'auto in garage per non attirare l'attenzione. I due, incensurati, dovranno ora rispondere dei reati di truffa aggravata e continuata ai danni di un ente pubblico e di alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza. Con loro e' stato denunciato un dirigente degli uffici, G.P., 62 anni, per abuso d'ufficio, dal momento che non avrebbe controllato l'operato dei due. Il capitano Leuzzi ha sottolineato che "l'Amministrazione provinciale ha collaborato in maniera leale e trasparente alle indagini, fornendo tutti i dati necessari durante questi mesi". Gli arresti, secondo l'ufficiale, vogliono essere anche "un segnale per quanti pensano di poterla fare franca, timbrando il cartellino senza poi lavorare".