Libri: “I demoni del Mezzogiorno”, Oscar Greco racconta il manicomio di Girifalco
Durante il lento processo di formazione dell’identità nazionale, dall’Unità alla Grande guerra, i manicomi furono considerati luoghi idonei a segregare le persone non presentabili e non in grado di contribuire alla costruzione della nuova società: i folli, i derelitti e i soggetti marginali che non si integravano con i canoni etico-economici della società liberale ottocentesca.
Nato in tale contesto politico e sociale, il manicomio di Girifalco, grazie ad una psichiatria condizionata dal positivismo lombrosiano, innervato dalle dottrine della degenerazione e dell’atavismo, e all’influenza delle correnti culturali che spiegavano l’arretratezza del Meridione e dei suoi fenomeni criminali in un quadro di «irreversibile inferiorità biologica e morale» delle popolazioni del Sud, inevitabilmente è diventato, per alcuni, il luogo simbolo della costruzione «scientifica» dell’inferiorità psichica e del carattere criminale di un’intera popolazione.
La ricerca sugli atti di archivio e sulle cartelle cliniche di quel periodo documenta una realtà più complessa. Quel manicomio di periferia era adeguatamente inserito nella società rurale che lo circondava e riusciva a cogliere le molteplici sfaccettature del disagio mentale di un ambiente economico-sociale povero e premoderno e a introdurre anche pratiche terapeutiche d’avanguardia, seppure in un contesto in cui era possibile riconoscere i segni premonitori della tendenza a fornire quella «rappresentazione caricaturale» delle popolazioni meridionali che tanto avrebbe influito sulle future politiche per il Mezzogiorno.
Sono solo alcuni dei temi affrontati in “I demoni del mezzogiorno – Follia, pregiudizio e marginalità nel manicomio di Girifalco (1881-1921)” di Oscar Greco: scrittore, saggista e ricercatore presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria, dove collabora, da alcuni anni, anche alle attività della cattedra di Storia Contemporanea.
La presentazione del libro, si terrà Venerdì 12 Ottobre dalle ore 18:00 presso lo Spazio Open (Via Filippini 23/25 angolo Via Giudecca – Reggio Calabria).
L’evento, organizzato in collaborazione con Rubbettino Editore, rientra tra le inziative culturali dell'Associazione Multiverso e intende offrire alla cittadinanza un’opportunità di confronto e dibattito su temi quali: la lotta a qualsiasi forma di marginalità e la funzione sociale delle professioni che si occupano di salute; ingredienti essenziali per la crescita culturale del territorio e per agire positivamente sul benessere individuale, relazionale e sociale della comunità. Un'importante occasione per conoscere la storia la storia delle istituzioni totali in Calabria (e non solo) e riflettere su stigmatizzazione ed esclusione sociale nel corso dei tempi
Interverranno: Oscar Greco – Autore del libro; Tonino Nocera – Giornalista e scrittore; Santo Cambareri – Psicologo e Presidente Associazione Multiverso.