Calabbria Festival. Massimo Ferrante riceve il ‘Premio Frontiere aperte’
Il “Premio “Frontiere Aperte” IV edizione è stato consegnato al cosentino, Massimo Ferrante ed inserito nel cartellone del Calàbbria Teatro Festival, in corso di svolgimento a Castrovillari.
La dedica è “per il suo impegno di ricerca e riproposta della realtà musicale e sociale dell’Italia meridionale, con particolare attenzione a Calabria, Sicilia, Puglia e Campania. Accompagnato da un gruppo di validissimi musicisti e cantanti, nonché dalla sua fedele dodici corde, l’artista dà prova di una vocalità originale, vigorosa e appassionata, che rende al meglio l’anima della musica mediterranea”.
A consegnargli il premio, l’assessore regionale alla cultura, Maria Francesca Corigliano. Il secondo premio è andato alla “casa di Y'shua” di Castrovillari, alla sua referente Mariolina Luccisano con la seguente menzione: “anima pulsante della comunità, a tutti i volontari che, con spirito di sacrificio e di condivisione, hanno donato il loro tempo, e non solo quello, a tanti giovani in difficoltà. Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno non è vissuto invano. A consegnare il premio, Monsignor Francesco Savino, Vescovo della diocesi di Cassano allo Jonio.
I due premi sono stati consegnati nel corso dell’incontro socio-culturale dal titolo: “dal’68 a oggi: giovani tra speranze e delusioni”, incontro coordinato dal direttore organizzativo del festival, Angela Micieli. Presenti l’assessore regionale alla cultura, Maria Francesca Corigliano, il consigliere provinciale, Vincenzo Tamburi, il sindaco di Castrovillari, Mimmo Lo Polito, l’avvocato Lucio Rende, il cantastorie delle carceri, III classificato al premio Internazionale Città di Castrovillari, Giovanni Peluso.
Le conclusioni sono state affidate a Monsignor Francesco Savino. “Facciamo che i giovani diventino protagonisti di sé stessi, oggi c’è uno scontro tra i figli, padri e madri. Non dobbiamo continuare a rompere le generazioni, forse è l’ora di creare le condizioni per una alleanza fra le generazioni”. Dall’epoca del “vietato vietare”, sono passati cinquant’anni. Lo slogan rivoluzionario dei sessantottini si è, però, trasformato oggi in un semplice e lontano ricordo per le nuove generazioni. Il coraggio dei ragazzi del ventunesimo secolo, non risiede tanto nello scendere in piazza a manifestare, quanto, nella difficile scelta di lasciare l’Italia e i loro affetti per trovare un lavoro. L’Italia è cambiata, Le generazioni sono differenti; ciò non rende le passioni dei giovani di oggi meno forti, meno impetuose e meno irruente di quelle dei giovani di mezzo secolo fa, ma comporta che i ragazzi di oggi, sono persone semplicemente diverse, e chissà se in bene o in male. Insomma, bisogna tornare a sognare; dal sogno del ’68 al sogno del terzo millennio, con le dovute differenze, aiutando i giovani di oggi, ad essere se stessi. Noi adulti dobbiamo credere e avere fiducia in loro.
La manifestazione è organizzata con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Castrovillari e con il contributo della Regione Calabria del Parco Nazionale del Pollino, della Gas Pollino, della Gestione Pollino Impianti e l’apporto del brand Castrovillari città Festival.