Polistena, il sindaco Michele Tripodi dice no al nuovo ticket sanitario
L'articolo 32 della Costituzione Italiana così recita:
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.” La recente modifica della fascia di esenzione per le spese sanitarie, adottata su iniziativa della Giunta Regionale di centrodestra, rappresenta un feroce attacco al diritto alla salute garantito dalla nostra Costituzione, oltre che alla sanità pubblica ed in particolare alle fasce più deboli della popolazione. Dal 1° gennaio, infatti, la vecchia soglia minima ai fini dell'esenzione, calcolata sulla base del valore ISEE dell'intero nucleo familiare, è stata abolita dall'attuale maggioranza regionale. Adesso il parametro di riferimento diventa il reddito monetario effettivamente percepito che, salvo rare eccezioni, si aggira attorno a 12.000 Euro per l'intero nucleo familiare. Per fare un esempio, con il vecchio sistema, una famiglia di 4 figli con 20.000 Euro di reddito percepito non pagava, oggi paga. Così come pagheranno molti anziani-pensionati, che per ragioni di età affrontano più frequentemente spese sanitarie di ogni tipo. Come pure, i figli-disoccupati e senza reddito, che prima non pagavano, oggi dovranno pagare il ticket su medicine e prestazioni sanitarie. Insomma, tradotto nella pratica, il ticket sarà pagato da decine di migliaia di calabresi in più rispetto agli anni precedenti. In questi primi giorni dell'anno stiamo assistendo infatti, a lunghe file dinanzi agli uffici pubblici competenti al rilascio dei documenti richiesti ai fini del calcolo, registrando tra tanti cittadini malumori, proteste, smarrimento, stupore e disperazione. Troviamo fortemente ingiusto che i debiti e gli sprechi della sanità calabrese, debbano essere riparati con i soldi dei più poveri e bisognosi, che spesso non possono curarsi, sia per carenze dei servizi, sia perchè non hanno gli strumenti e le risorse economiche per poterlo fare. L'Amministrazione Comunale di Polistena, schierata dalla parte dei più bisognosi, dei giovani disoccupati, dei pensionati, degli anziani, chiede al Governatore Scopelliti, attuale Commissario alla Sanità e principale responsabile del nuovo ticket, l'immediato ritiro del provvedimento che rappresenta un'ulteriore schiaffo ai calabresi già colpiti da disoccupazione, crisi economica, e disagio sociale. Chiediamo inoltre alla Giunta Regionale una sanità pubblica fondata sull'adeguato utilizzo delle risorse che vanno destinate agli ospedali, come quello di Polistena troppo spesso snobbato dai vertici aziendali e regionali, interrompendo il dirottamento di denaro pubblico verso centri privati che si avvalgono di convenzioni plurimilionarie. L'Amministrazione Comunale di Polistena dunque, ribadisce il proprio NO AL TICKET e continuerà a battersi per la difesa del diritto alla salute, rimanendo in prima linea dalla parte dei cittadini.