Povertà educativa, al via a Reggio Calabria il progetto Openspace
Rendere le comunità inclusive e responsabili per favorire la crescita formativa, culturale e l’empowerment di pre-adolescenti e adolescenti: è l’obiettivo del progetto “OpenSPACE: Spazi di Partecipazione Attiva della Comunità Educante”, realizzato da ActionAid insieme a Bayty Baytyk, Cittadinanzattiva, CONI, Fondazione Albero della Vita, Federgat, Fondazione Giovanni Paolo II, Fondazione Mondo Digitale, Arteteca, Junior Achievement Italia, Studio MC A - Mario Cucinella Architects, Comune di Bari, Reggio Calabria, Palermo e "Laboratory for Effective Anti-poverty Policies (LEAP) - Università Bocconi".
L’intervento, che avrà una durata complessiva di quattro anni, coinvolgerà in totale 12 scuole secondarie di primo e secondo grado in aree a forte dispersione scolastica in quattro città italiane, tra cui Reggio Calabria, insieme a Bari, Milano e Palermo, e interesserà direttamente 4mila ragazzi, di cui mille a rischio abbandono o che hanno già abbandonato la scuola, 1.600 genitori e 500 insegnanti.
A Reggio Calabria il progetto coinvolgerà gli Istituti comprensivi “Telesio-Montalbetti” e “Radice-Alighieri”, e l’Istituto magistrale T. Gulli.
In Italia oltre 1 milione di bambini e ragazzi fra i 3 e i 18 anni vive in povertà assoluta, mentre il tasso di dispersione scolastica nel 2016 è stato del 13,8% nel 2016, a fronte dell’obiettivo del 10% di Europa 2020, e restano forti gli squilibri territoriali, con Sicilia, Campania, Puglia, Calabria e Sardegna sopra la media nazionale. Tra le regioni con un tasso maggiore di dispersione risultano per la secondaria di primo grado la Sicilia, con l’1,3% e la Calabria con l’1% (Puglia e Lombardia 0,7%), mentre per le secondarie di secondo grado il Mezzogiorno ha una percentuale più elevata della media nazionale (4,8%), e tra le regioni la Sicilia si attesta al 5%, la Puglia al 4,7%, la Calabria al 4,4%, mentre la Lombardia ha un tasso del 4%. Percentuali più alte poi continuano a registrarsi tra coloro che partono da condizioni economiche e sociali meno vantaggiose.
Questi giovani rischiano di non avere gli strumenti giusti per costruire il proprio futuro, rimanendo in una spirale di povertà ed esclusione.
Per far fronte a questa situazione il progetto lavorerà sia sulla dimensione individuale di ragazze e ragazzi attraverso azioni sistematiche, orizzontali e partecipative volte a rafforzare le loro competenze, sia a livello di comunità educante, aiutando la scuola a rafforzare il proprio ruolo di hub nel quale insegnanti, genitori, studenti, associazioni del territorio convergono per aumentare le opportunità di crescita culturale per tutti.
Le attività saranno strutturate su tre macro-aree: valorizzazione della scuola e dei luoghi di apprendimento e percorsi ad alta intensità educativa, rinforzo della comunità educante e interventi contro la dispersione. Tra le molte attività, citiamo: la riprogettazione partecipata degli ambienti scolastici, la realizzazione di grandi murales con le idee dei ragazzi, interpretate da artisti, i laboratori di teatro, la costruzione e animazione delle Palestre dell’innovazione (luoghi fisici di apprendimento esperienziale ad alto contenuto tecnologico), sportello informativo all’interno delle scuole su opportunità del territorio, laboratori di prevenzione dell’abbandono scolastico, percorsi di sviluppo dell’imprenditorialità e orientamento dei giovani che hanno abbandonato la scuola.
“Come Amministrazione comunale abbiamo inteso patrocinare il progetto promosso da ActionAid in quanto crediamo fermamente che attraverso buone pratiche di condivisione si possa rilanciare un modello educativo circolare che punti ad una rinascita sociale del territorio. In questi anni la nostra Città ha visto un moltiplicarsi di iniziative che vanno in questa direzione e che rappresentano una ricchezza sociale enorme per il nostro territorio. Personalmente sono convinto che questo percorso non possa che partire dal basso, coinvolgendo le realtà territoriali di base, le scuole, l'associazionismo, ma soprattutto i ragazzi che, attraverso la loro creatività, la loro passione, le loro straordinarie capacità, devono essere i protagonisti di questa sfida”, afferma il Vicesindaco di Reggio Calabria Armando Neri.
“La scuola e la società nel suo complesso – dichiara Luca Fanelli, project manager di Openspace - hanno intrattenuto sempre un rapporto dialettico nel corso della storia del nostro paese: in alcuni momenti la scuola ha avuto una funzione di traino, in altri si è trovata indietro. Nell’attuale fase è cruciale una nuova e inedita alleanza tra scuola e società civile organizzata per promuovere i valori della democrazia, della conoscenza critica, dell'eguaglianza di opportunità, della parità di genere, della convivenza pacifica, della multiculturalità. Con il progetto OpenSpace intendiamo andare in questa direzione”.
“Il progetto OpenSpace rappresenta la sintesi di un percorso che guarda principalmente ai bisogni di un territorio complesso e pieno di contraddizioni, con l'obiettivo di potenziare lo spazio e il ruolo delle comunità, in particolare, di quelle "senza voce" e di favorirne il protagonismo”, sottolinea Eleonora Scrivo, focal point ActionAid a Reggio Calabria.
“È necessario che la scuola vada oltre la conoscenza disciplinare, divenendo promotrice di socializzazione ed integrazione e preparando i ragazzi all’analisi critica della realtà. L’alta densità educativa che si vuole realizzare, mediante iniziative di educazione informale ed esperienziale, consentirà l’apertura della scuola pilota al territorio attraverso una metodica di ricerca-azione che stimoli la crescita coscienziale e intellettiva in un’ottica reale di crescita emotiva ed esistenziale”, dichiara Patrizia Surace, Giudice onorario del Tribunale dei Minori di Reggio Calabria.
Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione Con il sud.