L’opera bronzea Testa del Sele attesa al convegno del Museo Capialbi
Il Museo Archeologico Nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia celebra la restituzione dell’opera bronzea Testa del Sele, con un convegno di studi internazionali che avrà inizio domani alle 9:30 con la partecipazione di alcuni tra i più importanti studiosi delle immagini di culto in ambito greco, magnogreco e romano.
Gli interventi previsti nel corso della giornata approfondiranno il tema dell’importante ruolo che le immagini di culto hanno rivestito nell’antichità. L’opera scultorea bronzea a cera persa, proveniente dal Museo Archeologico Nazionale di Paestum, è stata prestata in un rapporto di reciprocità di scambio al museo di Vibo Valentia in cambio della Laminetta Aurea di Hipponion, consegnata per le celebrazioni e l’allestimento dell’importante mostra “L’immagine invisibile”, in occasione del 50° anniversario del rinvenimento della tomba del tuffatore.
Il capolavoro virile e barbato ha una datazione incerta. Gli studiosi propendono per un ampio arco cronologico, compreso tra la seconda metà del IV sec. a.C. e l’epoca romana seconda metà del I sec. a.C. – prima metà del I sec. d.C.
Il rientro dell’opera presso il Museo Archeologico di Paestum, è previsto nei giorni immediatamente successivi al convegno, mentre è già rientrata la preziosa Laminetta Aurea ed è visitabile nella sua importante sede di sempre, il Museo di Vibo.