Riconoscimento della Fondazione Alvaro al presidente della Regione

Catanzaro Attualità

Tanta emozione e partecipazione nella giornata dedicata a Corrado Alvaro a Catanzaro, in occasione della XIII edizione del Premio Letterario Nazionale, attività che la Fondazione, con sede a San Luca, porta avanti con il sostegno della Regione Calabria. Il Premio si è svolto a Catanzaro per la prima volta, in ricordo degli anni trascorsi dall’autore al Liceo Galluppi, dove conseguì nel 1913 la maturità classica. L’Auditorium Casalinuovo è stata la sede della manifestazione e, per l’occasione, affollato di studenti di licei e istituti superiori cittadini, i Licei Galluppi e Siciliani, gli Istituti De Nobili, Petrucci-Maresca-Ferraris e Scalfaro, e con una rappresentanza dell’Istituto Comprensivo San Luca, accompagnati dalla dirigente scolastica, Carmela Rita Serafino.

Il Presidente della Fondazione, l’italianista Aldo Maria Morace, ha aperto i lavori ricordando la molteplicità della produzione di Corrado Alvaro dal teatro, al giornalismo e alla narrativa e affermando che all’estero, tra gli intellettuali, la figura e l’opera di Corrado Alvaro sono molto note e intrinsecamente legate alla Calabria. A sottolineare l’importanza della manifestazione l’Assessore regionale all’Istruzione e alle Attività culturali, Maria Francesca Corigliano, che ha rimarcato la centralità di Alvaro per la nostra identità e l’attività di promozione che la Giunta regionale sta attuando sugli autori calabresi di ieri e di oggi.

“Questa giornata si inserisce pienamente nel quadro complessivo di valorizzazione della letteratura calabrese che con il Presidente Oliverio abbiamo avviato – ha dichiarato l’Assessore Corigliano - puntando a coltivare la memoria verso i protagonisti della narrativa del Novecento e intensificando il confronto con gli autori calabresi di oggi che hanno raggiunto un notevole successo tra il pubblico e contribuiscono a narrare la Calabria oltre gli stereotipi. E di questi autori, alcuni sono anche membri della Giuria di questo prestigioso Premio, di cui va dato merito alla Fondazione Corrado Alvaro, che lavora con dedizione in un contesto complesso, decisamente difficile eppure centrale per il rilancio della nostra terra”.

L’Assessore, inoltre, ha ricordato che sono diverse le attività che la Regione promuove nell’ambito del programma del diritto allo studio in ottica di valorizzazione culturale, per avvicinare i più giovani al retaggio storico della Calabria. La Giuria del Premio, nominata dalla Fondazione, è stata presieduta da Carmine Abate e composta da, Domenico Dara, Marisa Fasanella, Cataldo Perri e Corrado Calabrò, unico assente alla giornata delle premiazioni per impegni all’estero.

Il Presidente Mario Oliverio, insignito dalla Fondazione Alvaro di un riconoscimento per la vicinanza istituzionale, ha voluto inviare un messaggio ai partecipanti al Premio, in cui ripercorre le attività che la Regione ha intrapreso per valorizzare la figura di Alvaro ed evidenzia: “il suo monito celeberrimo La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile» resta come un monumento nella nostra coscienza collettiva ed è destinato a perdurare sempre valido nel tempo futuro”.

È toccato a Carmine Abate annunciare e presentare i vincitori delle due sezioni del Premio, presenti in sala, e che hanno ritirato le targhe realizzate dal maestro Rosario La Seta, dopo aver ascoltato le motivazioni esposte da Dara e Fasanella. A Giuseppe Lupo è andato il premio per la sezione Narrativa col romanzo “I giorni del nostro incanto” (Marsilio) e a Salvatore Maira il premio per la sezione Narrativa opera prima con “Diecimila muli. Romanzo di uomini e bestie” (Bompiani). Agli scrittori vincitori, gli alunni del Liceo Classico “P. Galluppi” hanno rivolto quesiti e riflessioni dopo aver approfondito la lettura dei loro testi, animando un dibattito proficuo e interessante, tra modernità e tradizione, a cui ha contribuito la Preside del Liceo, Elena De Filippis, la quale, inoltre, ha offerto a tutti le suggestioni degli anni giovanili passati da Alvaro tra i banchi della scuola catanzarese e nella società cittadina dell’epoca, sottolineando come lo scrittore abbia saputo narrare la Calabria arcaica che ha incontrato nella sua giovinezza con grande forza evocativa.

Un premio di studio è stato assegnato dalla Fondazione alla giovane Rosalba Peronace per la tesi di laurea dal titolo “Gente in Aspromonte: la geografia dell’Aspromonte nell’opera di Corrado Alvaro”, discussa all’Università di Pisa. Nel foyer dell’Auditorium la Biblioteca Comunale De Nobili ha allestito una mostra libraria con numerose edizioni delle opere alvariane, una delle quali con dedica e autografo di Corrado Alvaro al bibliotecario dell’epoca Filippo De Nobili, a cui la biblioteca stessa è intitolata.

In rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Catanzaro era presente il vicesindaco Ivan Cardamone, che ha ringraziato l’Assessore Corigliano e ha evidenziato la sinergia tra istituzioni in ambito culturale che a Catanzaro, grazie all’intervento della Regione Calabria, sta producendo fatti positivi, tra cui la giornata dedicata ad Alvaro, le mostre al Complesso del San Giovanni, i grandi eventi e i festival.

Alla Città di Catanzaro la Fondazione Alvaro ha simbolicamente attribuito un riconoscimento in memoria degli anni vissuti dallo scrittore e per l’attenzione che da molti anni la comunità catanzarese tributa all’autore di “Gente in Aspromonte”. Presenti alla manifestazione anche il consigliere regionale Arturo Bova, presidente della Commissione anti ‘ndrangheta e il Commissario prefettizio di San Luca, Salvatore Gullì, intervenuto nel corso della cerimonia.

Un momento speciale della mattinata è stato dedicato al ricordo di Alessandro Leogrande, giornalista prematuramente scomparso a cui è stato assegnato un riconoscimento postumo alla memoria per il romanzo “La frontiera” (Feltrinelli). La lunga giornata dedicata ad Alvaro è proseguita nel pomeriggio in Auditorium con un reading letterario di Carmine Abate e con musiche di Cataldo Perri, Checco Pallone, Enzo Naccarato e Piero Gallina.