Chiusura uffici della Città unica. Osservatorio chiede chiarimenti e guarda a Crotone
Migrazione di uffici sanitari dalla Città unica Corigliano-Rossano a Castrovillari. La storia si ripete, incuranti del dato demografico, delle volontà popolari, dei principi costituzionali che favoriscono il decentramento amministrativo.
L’Osservatorio permanente sulla gestione e gli effetti della fusione Corigliano-Rossano, presieduto da Vincenzo Figoli, interviene sulla paventata chiusura, con contestuale trasferimento del personale, degli uffici amministrativi della ex Azienda Sanitaria della Sibaritide, verso il Pollino, trapelata in un articolo della Gazzetta del Sud, lo scorso 28 settembre.
“La notizia, non ancora smentita, - si legge nella nota - ha nuovamente messo in allarme la popolazione di questo territorio che si vede, ancora una volta, minacciata di ulteriore spoliazione di servizi pubblici nonché di ulteriore aggravamento della già precaria offerta sanitaria già segnalata, senza risposta alcuna, ai vertici regionali della Regione Calabria, all’ufficio del commissario e all’Asp di Cosenza. L’Osservatorio, dopo una riunione di commissione “sanità” presieduta da Giuseppe Pranteda, ha inviato una nota al Direttore generale dell’Asp di Cosenza Raffaele Mauro, e per conoscenza al Ministro della Salute Giulia Grillo, al Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio, al componente della commissione parlamentare sanità Francesco Sapia, al commissario ad acta Massimo Scura al fine di accertare la veridicità e la fondatezza di una indiscrezione che, per l’Osservatorio, potrebbe tradursi in grave e amara realtà da scongiurare”.
A quanto pare “gli uffici pronti ad essere trasferiti sono: manutenzione, ufficio legale, affari generali, tecnico-patrimoniale, economico-finanziario. Dopo quindi lo smantellamento della ex Asl n.3 si perversa nella logica della soppressione di uffici e servizi a beneficio di località di densità demografica minore. Tale provvedimento troverebbe fondamento nell’assunto che Castrovillari sia sede di tribunale. Altra nota dolente è per l’appunto la questione dell’ex Palazzo di Giustizia di Rossano, su cui la popolazione dello jonio dimostra scarsa sensibilità, partecipazione e attenzione” – aggiunge la nota dell’osservatorio.
“A parte le iniziative del Gruppo d’Azione per la Verità la comunità si pone con atteggiamento superficiale all’argomento, ciò determina un indebolimento del potere contrattuale in ambito nazionale. Si mal comprende – a parere conclusivo dell’Osservatorio – che attorno alla presenza del Tribunale ruota un indotto importante e significativo anche in termini di uffici e servizi. L’Osservatorio, infine, valuterà nei prossimi giorni nell’ambito della preposta commissione, l’ipotesi di rafforzare i rapporti geopolitici con la provincia di Crotone, in considerazione del fatto che gli attuali assetti politico-istituzionali cosentini continuano in una logica di avversità territoriale contro l’area jonica”.