Tonno rosso sottomisura: sequestrati 45 esemplari, multa da 24mila euro
Quarantacinque esemplari di tonno rosso (il “Thunnus Thynnus”) allo stato giovanile e senza documentazione che ne attestasse la rintracciabilità e la legittimità della cattura.
A scoprire il prodotto, in un negozio cittadino, sono stati gli uomini della Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina, che ha sequestrato il tutto ed elevato al commerciante un verbale amministrativo che gli costerà una multa salata, da ben 24 mila euro, oltre alla chiusura al pubblico dell’attività per otto giorni.
Dopo gli accertamenti eseguiti dal personale sanitario dell’Asp locale, che ne ha attestato l’idoneità al consumo umano, il pescato è stato devoluto ad un ente benefico che opera sul territorio.
La Capitaneria ricorda che vietare la pesca di esemplari di misura inferiore alle taglie minime, individuate per le diverse specie, è particolarmente importante per la tutela delle risorse biologiche, in quanto significa consentire loro di raggiungere lo stadio di crescita nel quale possono riprodursi ed incrementare così la loro diffusione nei mari, a beneficio dell’ecosistema, ma anche dei pescatori e dei consumatori.
La normativa regolamenta in maniera particolarmente rigida la pesca del tonno rosso, non permettendone, tra l’altro, la cattura al di sotto di una specifica taglia minima (fissata in 115 centimetri o, alternativamente, in 30 chilogrammi di peso).
“Questa specie di tonnide – spiegano i militari - è infatti da tempo minacciata dall’eccessivo sfruttamento degli stock presenti nel Mediterraneo e negli Oceani, ed è, pertanto, particolarmente tutelata dall’Ordinamento internazionale tramite l’lCCAT (International Commission for Conservation of Atlantic Tuna), un’organizzazione internazionale di cui è parte anche l’Unione Europea”.
Il tonno rosso, a differenza delle altre specie simili più comuni nel Mediterraneo (alalunga, alletterato, palamita, tombarello) se lasciato crescere, può arrivare a superare i quattrocento chili di peso ed i tre metri di lunghezza.