Castrovillari, il Comune con le associazioni contro il diabete

Cosenza Salute

In occasione della Giornata mondiale di lotta al diabete - istituita nel 1991, che si celebra ogni 14 novembre a Castrovillari con il Comune, il Lions Club, il Rotary, la Croce Rossa, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza– Reparto di Pediatria Ospedale di Castrovillari Centro facente parte della rete diabetologia pediatrica calabrese, oltre che con la collaborazione della Pollino Gestione Impianti grazie alla quale sino a domenica 18 novembre il palazzo di città, la sera, è illuminato di blu al fine di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sull’importante iniziativa di sensibilizzazione a più voci che si sta realizzando in tutt’Italia.

Lo ha reso noto il presidente del Consiglio comunale del capoluogo del Pollino, il medico Piero Vico, ricordando tra l’altro che “proprio domenica l’azione sinergica , a tutela della salute, verrà supportata anche da una postazione prelievo, in piazza Municipio, assistito da personale della Croce Rossa e da diabetologi locali del Reparto di Pediatra dell’Ospedale al fine di sottoporre gratuitamente alla misurazione della glicemia e della pressione arteriosa grandi e piccoli.”

Un punto di screening, a disposizione dalle ore 9 alle ore 13, con l’obiettivo di sostenere il controllo e la cura del diabete nonché di tenere a bada le sue complicazioni dando man forte alla ricerca. Una Giornata a servizio della salute, della comunità, realizzata con dedizione da tutti i soggetti partecipanti per la lotta al diabete e per prevenire, con la divulgazione, questa insidiosa malattia, mettendo a disposizione della collettività professionalità dedicate. La profilassi, infatti, è fondamentale. Implicare, poi, i giovani è ancora più rilevante per mutuare questo approccio.

Il diabete, malattia del secolo a causa pure degli stili di vita, è una di quelle malattie in crescita che attualmente-riferiscono studi scientifici- colpisce milioni di persone sul nostro globo senza distinzioni d’età. Non a caso quasi un adulto su due ne è interessato. Ciò, naturalmente, è un fattore preoccupante per una serie di ricadute. Per questo l’iniziativa e lo screening servono non solo a divulgare e far rendere conto dell’insidiosità della malattia quanto a poter identificare, nel possibile, quanti sono a rischio di questa, indirizzandoli verso specialisti che possano seguirli dando gli opportuni consigli per diagnosticare il prediabete e il possibile sviluppo dello stesso.