Cgil: “rispettare l’accordo di programma sul porto di Gioia Tauro”
“Sul porto di Gioia Tauro è giunta l'ora di un cambio di passo definitivo per farlo diventare lo scalo più importante dello shipping nel Mediterraneo e per realizzare un vero retroporto industriale per dare prospettiva economica e occupazionale all'area e all'intera Calabria. Chiediamo, dunque, al Governo ed al Ministro Toninelli di convocare un incontro per monitorare lo stato di avanzamento dell'Apq e, soprattutto, capire perché gli investimenti previsti e decisi di Msc e Mct non sono ancora avvenuti”.
In poche parole la Cgil Calabria e Gioia Tauro chiama il Governo “a decidere di rendere concreta la Cabina di regia sulla Zes per velocizzare decisioni e scelte in grado di garantire l'allocazione di aziende industriali nelle aree individuate. Allo stesso modo è necessario superare il Commissariamento dell'Autorità portuale di Gioia Tauro nominando il Presidente per rafforzare le scelte e le decisioni indispensabili in questa fase delicata. Così come bisogna incentivare le opportunità di diversificazione delle attività portuali, a cominciare dal terminal auto (Auto Terminal Gioia Tauro), che sta registrando volumi importanti con conseguenti ricadute occupazionali. In questo quadro, chiediamo al Governo di pensare sin da adesso a rifinanziare l'Agenzia fino alla completa rioccupazione di tutto il personale”.
“Chiediamo, inoltre, al Governo nazionale di rivedere la penalizzante decisione di istituire la 16^ Autorità portuale nella quale vengono inseriti i due porti calabresi di Reggio Calabria e Villa San Giovanni che, in questo modo, vengono sottratti alla loro vocazione naturale e alla possibilità di usufruire degli effetti trascinanti dell'Autorità portuale di Gioia Tauro. L'Area dello Stretto non si costruisce dividendo il territorio e la Calabria e impoverendo Reggio e Villa San Giovanni per rispondere a vecchie e logore logiche di potere. Per questo – prosegue la sigla - chiediamo al Presidente della Giunta regionale Oliverio, ai sindaci di Reggio e Villa San Giovanni una decisa e pubblica presa di posizione”.
In questi anni, il sindacato calabrese ha fatto la propria parte con senso di responsabilità. Adesso, però, è necessario rendere concreti gli impegni assunti e gli investimenti previsti e decisi, a cominciare da quelli di Mct per nuova occupazione nelle nuove attività. "Il Governo - sbottano dalla Sigla - non può rimanere inerme in questa situazione ma deve essere il garante di questo processo facendo rispettare gli impegni e rispondendo alle esigenze economiche e occupazionali di Gioia e della Calabria”.
“In sostanza – concludono - è necessario fare il tagliando a quell'Accordo di Programma Quadro e ognuno si deve assumere le proprie responsabilità. In mancanza di ciò si devono costruire le condizioni di una nuova larga e unitaria mobilitazione per chiedere prospettive e certezze per i lavoratori, i giovani e il territorio”.