Miti Contemporanei: al Castello di Scilla tra classici e contemporanei
Ieri, a Rosarno, Paola Radici Colace, nell'ambito di un incontro curato dal Cis - Centro Internazionale Scrittori della Calabria, ha illustrato, nella splendida sala del Museo di Medma, il rapporto tra fratelli nell'età classica nel corso della prima serata del Festival "Miti contemporanei".
Un viaggio nel rapporto tra fratelli che comincia dalla creazione dei miti, dal caos a Urano, ai Titani, per arrivare alle tragedie greche, tra riferimenti artistici, filosofici, cinematografici, psicoanalitici. Un percorso che ha aiutato il pubblico ad entrare nel tema degli spettacoli che hanno animato il Castello di Scilla.
La serata inizia con un altro mito, uno spettacolo diventato mito esso stesso: "La terra desolata", portato in scena da Annig Raimondi, è un testo intenso, arricchitosi, trasformatosi negli anni. E l'artista ne fa un percorso unico, in cui, con una tecnica attoriale straordinaria, con passaggi scenici che divengono quadri, con mutamenti di stili, di costumi e vocali, ricostruisce le storie di miti, antichi e contemporanei, che alla fine sembrano una sola, riunendosi nel personaggio di Tiresia, in una ricerca di vita e verità, supportata dalle parole di Eliot.
A seguire, un altro mito, un'altra donna in cerca di verità: Antigone, un'Antigone che riflette sul suo destino, che vorrebbe dimenticarlo, ma le voci del suo passato la riportano ad analizzare sé stessa e la vita. E' la visione di Antigone scritta da Donatella Venuti e portata in scena, come primo studio, da una intensa Maria Milasi, insieme ad Americo Melchionda, anche autore di una regia che esalta questo sguardo sul personaggio.
Grande successo, dunque: e stasera "Miti contemporanei" continua, con un'importante prima nazionale. Parliamo di "Noi non siamo barbari", coprodotto dalla compagnia Scena Nuda, insieme a La Contrada-Teatro Stabile di Trieste. Uno spettacolo di grande attualità, diretto da Andrea Collavino e interpretato da Teresa Timpano, Filippo Gessi, Saverio Tavano e Stefania Ugomari di Blas.
A seguire, alle 22, sempre allo Zanotti Bianco, la prima regionale di "Medea Kali", una produzione del Teatro Libero Palermo, con la regia di Beno Mazzone e l'interpretazione di Viviana Lombardo.
È grande l’attesa anche per la serata di domani: il Festival si sposta a Bova, dove andrà in scena, in prima nazionale, alle 19, lo spettacolo prodotto dalla compagnia greca del Teatro "Karolos Koun" di Atene, "Julius Caesar", in lingua greca con sottotitoli in italiano. Un momento che segna l'apertura di "Miti contemporanei" all'Europa, con questo scambio culturale con la Grecia.
A seguire, la performance di danza, sempre in prima nazionale, "Silenzio a due voci - Procne e Filomela": una produzione Create Danza (vincitore del bando nazionale Miti Contemporanei 2018 per compagnie o singoli artisti calabresi), con la regia e le coreografie di Filippo Stabile e che vedrà protagoniste Elena Mandolito e Marianna Chiarelli.