L’Amore al tempo del Cardilio. Ritratti di Cosenza nel libro di Ugo Dattis
L'autore avverte: luoghi e personaggi non sono inventati e non c'è nulla di casuale nell'analogia con fatti, luoghi e persone, siano esse vive o scomparse. Insomma non è un'opera di fantasia. Ugo Dattis – ancora dirigente del Comune di Cosenza – si proponeva al pubblico, su un quotidiano locale, con i suoi ritratti a puntate di una Cosenza di ieri, tra l'ironico e il riflessivo, che ne hanno svelato la fine capacità narrativa.
Oggi arriva il libro "L'amore al tempo del Cardilio e altre storie di Cosenza", edito da Brenner, e l'Amministrazione comunale lo presenta sabato 24 novembre nella sala capitolare del complesso di S. Domenico (ore 17). Accanto a Ugo Dattis, il suo amico di sempre Paolo Veltri (coprotagonista o almeno testimone di tanti degli episodi raccontati), che precede i ritratti narrativi con precise 'Istruzioni per l'uso'; Marco Saverio Ghionna, che ha curato la prefazione; il giornalista Marco Cribari, dirigente del settore cultura Giampaolo Calabrese, l'editore Walter Brenner.
Ventisette schizzi narrativi – li chiama così Veltri - di persone, di luoghi, di episodi, di sensazioni, accomunati da un sottofondo di malinconica ironia. Il CARDilio - termine che all'epoca indicava un corteggiamento così indiretto da risultare incomprensibile, e spesso fallimentare – è il pretesto per raccontare una generazione, una città che cambia. È uno dei tanti appassionati e appassionanti viaggi di Ugo Dattis, questa volta nel tempo.