Corigliano. Marijuana al posto di formaggi: famiglia gestiva market della droga
Gestiva un vero e proprio supermercato della droga, per questo un’intera famiglia di Corigliano è stata arrestata. Padre, madre e figlio sono infatti finiti in manette perché accusati di detenzione di stupefacenti e possesso illegale di munizioni.
Ieri mattina, i carabinieri hanno eseguito un controllo nella fattoria della famiglia dopo avere avuto la conferma che i tre erano in casa: fatta irruzione vi hanno trovato i coniugi, mentre il figlio minorenne è arrivato in un secondo momento.
I militari hanno quindi avviato la perquisizione e trovato sul davanzale un germoglio di marijuana del peso di circa 2 grammi, quindi, poco dopo, nel forno della veranda una pianta in essicazione con oltre 100 grammi di inflorescenze di cannabis.
All’interno di un locale attiguo. destinato alla produzione dei latticini, anziché mozzarelle e formaggi, vi era invece una busta di cellophane sigillata con quasi 350 grammi di marijuana.
A pochi metri di distanza, poi, è stata scoperta una pianta di cannabis indica dell’altezza di quasi due metri e mezzo, in ottimo stato vegetativo e con diverse inflorescenze.
In un altro locale della fattoria vie era, inoltre, una bilancia di precisione per pesature ingenti, con all’interno ancora un sacco con dentro più di 250 grammi di marijuana; accanto uno zaino in cui erano stati nascosti ventinove cartucce calibro dodici di diverse marche, detenute illegalmente.
I ritrovamenti si sono quindi conclusi con due piante di cannabis indica di circa un metro e settanta, nascoste in stato di essiccazione all’interno dell’ovile.
Tutto il materiale recuperato all’interno della fattoria, trasformata in un vero e proprio mercato della droga fai da te, è stato sequestrato, mentre le manette sono scattate per tutti e tre: L.A., coriglianese 59enne: D.A., 48enne, ed il loro figlio minorenne, di 17 anni.
Il padre è stato portato nel carcere di Castrovillari, la madre invece è stata messa ai domiciliari, mentre il figlio accompagnato nel carcere per i minori di Catanzaro. Per tutti l’accusa è la stessa: detenzione in concorso d’ingenti quantità di sostanza stupefacente e possesso illegale di munizioni.