Ruba inerti dal fiume Neto e in zona protetta. Denunciato imprenditore
I carabinieri forestali hanno sequestrato in località Covello di Rocca di Neto un deposito di materiali inerti sottratti dall’alveo del fiume Neto e un autocarro da cantiere.
Il sequestro è stato già convalidato dall’Autorità giudiziaria, mentre il presunto responsabile è stato identificato e denunciato alla Procura.
Durante un controllo i forestali delle stazioni di Santa Severina e di Petilia Policastro hanno notato sulla valle del fiume Neto un autocarro che depositava del materiale inerte.
Il conducente è stato così fermato, si tratta di un dipendente di una società appunto nel settore del trattamento di inerti e nel confezionamento di calcestruzzi.
Nel corso della ricognizione nell’area i militari hanno accertato che il materiale trasportato era stato sottratto, senza alcuna autorizzazione, dall’alveo del fiume.
Hanno quindi localizzato il sito dove veniva depositato temporaneamente, presumibilmente prima di venire avviato al cantiere di trattamento.
L’autocarro e il deposito di ghiaia e sabbia, pari a circa 300 m3, sono stati così posti sotto sequestro.
È stato invece denunciato per furto di materiali inerti e altri reati, un imprenditore del luogo, titolare della società di estrazione e commercio del materiale.
Dai controlli è risultato l’affittuario per scopi agricoli dell’area adibita a deposito, di proprietà del comune di Rocca di Neto.
Area che si trova in prossimità del greto del Neto e che rientra anche nella ZPS (Zona di protezione speciale) Alto Marchesato e fiume Neto.