Piatti e gulìe: viaggio culinario e antropologico per la Calabria col libro di Zanoni
L’antropologa Maria Zanoni propone il suo nuovo lavoro, con un viaggio che attraversa la Calabria dall’area del Pollino, alla costa jonica, a quella tirrenica, alla Sila, all’area interna del catanzarese, alla coste meridionali fino al reggino, comprese le aree abitate dalle minoranze etnolinguistiche (Arbëreshe, Grecanici e Occitani) nella speranza che il mangiare, lo stare a tavola torni ad essere basato sulla socialità, sullo stare bene insieme, sulla dimensione conviviale, sulla comunicazione, sulla lentezza della cottura, sulla genuinità e salubrità.
Piatti e gulìe attraverso il cibo racconta la storia dei luoghi. Ogni pietanza è, simbolicamente, uno strumento di mediazione tra l’individuo e la realtà che lo circonda. Dal variare dei metodi e dei modelli alimentari si conoscono i profondi mutamenti della società, tenuto conto delle diverse vicende storiche, della posizione geografica della regione, del clima, dei prodotti e della cultura nella sua accezione più ampia.
Una Guida-ricettario illustrato che propone a fianco ai metodi di preparazione delle pietanze, con riferimenti alle loro origini storiche, la fotografia, non quella d’arte con fini estetici, ma quella che ha funzione esplicativa, che può tornare utile sia a chi vuole imparare a cucinare, come a chi sa già cucinare e vuole conoscere la storia del proprio territorio dal piatto.
Ed il 16 dicembre il Centro Cultura e Arte 26, al suo 40° anno di attività, presenterà il libro con il Patrocinio del Mibac-Soprintendenza Archeologica bap-Cs, Regione Calabria, Provincia di Cs, Ente Parco Pollino, Comune di Marcellinara e Comune di Castrovillari, in un convegno, cui daranno il loro contributo esperti di alimentazione mediterranea.