Cerchiara, Valentino contro la privatizzazione di Grotta delle Ninfee: “bene dei cittadini”
Il capogruppo consiliare di Opposizione, Antonio Valentino, chiama a raccolta la cittadinanza in occasione del Consiglio comunale, convocato per il 10 dicembre per discutere della revoca della delibera consiliare con la quale l’Esecutivo ha affidato in concessione il parco termale “Grotta della Ninfe” ed i lavori di completamento del centro benessere.
“Ribadisco – dice Valentino - di essere contrario a questo affidamento dal momento che si poteva pensare di affidare in gestione solo il centro benessere considerato che è una struttura ancora da completare (nonostante fosse stata fatta pure la cerimonia di inaugurazione!). Il plesso termale delle Ninfe, però, è impensabile che passi in mano al privato. Il parco deve rimanere di gestione comunale – precisa il Consigliere di opposizione - e quindi deve rimanere di esclusiva fruizione della collettività cerchiarese. Affidando ad un privato tutto ciò che si trova all’interno del perimetro del parco – spiega ancora Valentino – e quindi dalla struttura, alle attrezzature, passando per gli spazi ristoro e il bar, i cerchiaresi così come anche tutti i cittadini dovranno sempre chiedere il permesso e soprattutto pagare il privato per qualsiasi iniziativa intenda intraprendere all’interno delle terme. E questo è inconcepibile”.
“Tra l’altro – denuncia - il bando di affidamento presenta dei gravissimi errori di valutazione tecnica in violazione del codice degli appalti. Basta leggere l’onere di gestione, pari a 60mila euro l’anno, per capire come sia abominevole e capestro questo contratto che va a solo danno della comunità e a vantaggio del gestore che ne beneficia. Pertanto, come gruppo di opposizione – ricorda Valentino - abbiamo intrapreso l’iniziativa di segnalare all’agenzia nazionale anticorruzione tutti i difetti di procedura riscontrati. Non solo, l’Amministrazione Carlomagno si è fatta protagonista di un altro grande abuso, atteso che la sorgente termale è di proprietà della Regione Calabria che ha affidato la gestione diretta dell’area al Comune di Cerchiara di Calabria del 19 settembre 2013 e che, dunque, non è cedibile in sub concessione. Insomma, il sindaco Carlomagno ha fatto un po’ come Totò con la Fontana di Trevi”!
“Speriamo – conclude Valentino – in un sussulto di buonsenso del sindaco e della sua residua maggioranza che, alla luce di queste obiezioni palesi ed evidenti, nel prossimo Consiglio comunale revochi subito la delibera di affidamento in gestione del Parco termale “Grotta delle Ninfe” ed i lavori di completamento del centro benessere. Quell’area appartiene alla storia di Cerchiara e lavoreremo, insieme ai cittadini, affinché continui a rimanere tale”.