Conflitti climatici, istituto di Criminologia: importante appuntamento a Vibo
La stabilizzazione ed il conflitto climatico, sono stati il tema di un’importante Lectio Magistralis del Generale di Brigata NATO, Dr Fabiano Zinzone, all’Istituto Italiano di Criminologia degli Studi di Vibo Valentia, diretto dal Prof. Saverio Fortunato, Rettore e specialista in criminologia clinica.
Il rettore ha spiegato che sia il Generale NATO Fabiano Zinzone sia il colonnello NATO Marco Cagnazzo, sono docenti d’Intelligence all’Istituto vibonese. La lectio magistralis è stata necessaria per focalizzare che oggi il concetto di guerra è cambiato.
Dice il rettore, Prof Fortunato: «Un ragazzino che usa bene la playstation sa perfettamente come eliminare tecnologicamente un nemico senza nemmeno tanti scrupoli. Bambini e anche bambine giocano con la stessa tecnologia simulando combattimenti tra fantasia, aggressività, precisione e un senso di giustizia del tutto soggettiva.
Altre idee della guerra ci derivano dalle fiction e dai telegiornali, che ormai mostrano bombardamenti di città che nello schermo sono al pari di un video games. La percezione della morte e del pericolo della guerra, della distruzione di ogni cosa che s’incontra oggi è sempre lontana da noi. In Irak, Kossovo e altrove, i Tg mostravano lucine verdi che si accendevano e si spegnevano, come fossero fuochi di artificio. La realtà della morte e distruzione di massa, del dolore delle vittime e dei danni causati sono elementi impercettibili, lontani dallo spettatore-massa.
Fin qui mi riferisco alla guerra militare con bombe tradizionali, ma come si fa a concepire, ad accettare che oggi a mio avviso è in atto una guerra climatica? Come si fa individuare e combattere un nemico che non si vede?».
Giustappunto, Zinzone ha trattato il tema del “Conflitto Climatico”, argomento di grande attualità, ma poco conosciuto ai più. Ha parlato di un mondo moderno sempre più globalizzato anche nei rischi, con un aumento dell’instabilità in diversi Paesi e la conseguente crescita delle attività illegali. Anche la scena dei conflitti è totalmente cambiata rispetto al passato. Infatti, un tempo, erano maggiormente esposti ai rischi solo gli “operatori del settore”. Invece, oggi, le cose sono del tutto diverse.
L’alto ufficiale della NATO, North Atlantic Treaty Organization, ha esposto ai numerosi presenti, nella splendida aula magna dell’istituto vibonese, la diversità della natura dei conflitti e ha parlato di “eserciti ibridi” non convenzionali, non necessariamente legati a Paesi o governi; si tratta di eserciti che non hanno vincoli etici, legali, morali o di altro genere.
“Un contesto storico” - ha incalzato il docente militare - dove il dominio della percezione della comunicazione ha spesso effetti maggiori rispetto a quelli reali. Con una minaccia che può avere effetti più devastanti e destabilizzati rispetto ad un conflitto vero e proprio. Sono tanti, ed in alcuni casi anche piuttosto semplici, i sistemi che possono modificare gli effetti climatici di una area e del territorio circostante, ed ovviamente, essere impiegati per fini bellici. Oggi, rispetto il passato, possiamo immaginare di vivere in una sorta di guerra non combattuta”.
Ha preso parte all’importante giornata di studi l’ordine degli avvocati rappresentati dal loro presidente avv. Giuseppe Altieri, che è anche docente di Diritto Processuale Penale all’Istituto stesso.