Appalti, parenti assunti e lavori inestistenti: Comune Botricello, sette indagati
Sette avvisi di garanzia sono stati notificati nei confronti di ex amministratori comunali di Botricello, tecnici, dirigenti e imprenditori, nell'ambito di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro e diretta dai carabinieri della Compagnia di Sellia Marina.
Tre i filoni investigativi compresi nell'inchiesta: la costituzione di una cooperativa per gestire servizi comunali violando diversi aspetti normativi e favorendo l'assunzione di parenti; il pagamento di lavori per la manutenzione dell'impianto di depurazione senza che i soldi spettassero all'impresa.
Infine, la gestione di un appalto per un'opera pubblica mai realizzata sulla spiaggia di Botricello ma costata, comunque, quasi trenta mila euro versati all'impresa.
L'avviso di conclusioni delle indagini è stato firmato dal sostituto procuratore Graziella Viscomi, dall'aggiunto Vincenzo Capomolla e dal procuratore capo Nicola Gratteri, e contesta il reato di abuso d'ufficio, oltre alla ipotesi di violazione di diverse normative relative alla pubblica amministrazione.
Gli indagati sono l'ex sindaco di Botricello, Giovanni Camastra, 66 anni; l'ex vicesindaco Raffaele Valea, 37 anni; gli ex assessori Salvatore Procopio, 47 anni, e Giovanni Puccio, 46; l'allora segreteria comunale Giuseppina Ferrucci, 51 anni, di Cicala; gli imprenditori Antonio Rocco Gidari, 41 anni, di Botricello, e Mario Minieri, 56, di Catanzaro.