Lavoro nero: presidente Confindustria Vibo resta al suo posto
Rimane al suo posto il presidente di Confindustria Vibo Valentia, Rocco Colacchio. L’assemblea degli industriali vibonesi ha infatti confermato la piena fiducia in Colacchio che aveva deciso di rimandare il mandato nelle mani dei colleghi a seguito del blitz nella sua azienda, ad opera della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, che ha portato alla scoperta di cinque lavoratori in nero, fra cui anche un immigrato colpito da un ordine di carcerazione poi sospeso (LEGGI).
Al presidente i militari hanno inoltre fatto una multa da 50mila euro, mentre hanno ancora in corso le verifiche per i profili fiscali. Tuttavia Colacchio ha ammesso le irregolarità affermando di essere stato costretto a ricorrere a lavoratori in nero perché obbligato da leggi che definisce “inique” e dalla “mancanza dei voucher", oltre che dall'esistenza di normative che non gli consentono, a suo dire, di gestire in maniera sostenibile il ricorso al lavoro occasionale.
Rocco Colacchio è entrato a far parte di Confindustria Vibo nel 2007, prima quale presidente della sezione Alimentare e poi quale presidente del gruppo "Giovani" di cui ha ricoperto la carica nazionale di consigliere. Attualmente è anche presidente di "Calabria di gusto", prima rete di imprese calabresi nel settore dell'agroalimentare.