L’addio di Trento ad Antonio. Il vescovo: “Sognava un’Europa senza confini”
Sognava un’Europa senza confini Antonio Megalizzi, il reporter 28enne, deceduto nell’attentato dello scorso 11 dicembre ai mercatini di Natale di Strasburgo (LEGGI).
Sono le parole sommesse di monsignor Lauro Tisi, arcivescovo di Trento, durante l’omelia ai funerali del giovane originario di Reggio Calabria.
“Antonio ha immaginato con grande libertà ed entusiasmo, ma anche con profondo realismo, un’Europa senza confini e senza pregiudizi, alla quale non vedeva alternative”, ha affermato Tisi che ha quindi sottolineato che il giovane fosse “figlio della terra italiana, in lui riunita, non solo idealmente, dalla Calabria al Trentino, dal Sud al Nord della Nazione”.
Perché Antonio “si è formato in questa città - ha proseguito - alla quale la Storia ha consegnato la vocazione ad essere “ponte” con l’Europa. Una terra che ha dato i natali a uno dei Padri fondatori del sogno europeo”. Ed è stato testimone delle sue idee.
Ai funerali, che si sono svolti nella cattedrale di San Vigilio, c’erano familiari, autorità, cittadini comuni. Tutti insieme per ricordare il ragazzo.
All’interno della chiesa, tra gli altri, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il premier Giuseppe Conte, il ministro Riccardo Fraccaro, il presidente del parlamento europeo Antonio Tajani.