Giaimo (Alternativa per l’Italia): “Lande desolate, intrecci perversi tra la burocrazia”

Calabria Politica
Natale Giaimo

L’operazione Lande Desolate svela pratiche purtroppo divenute consuete tra i burocrati regionali ma, soprattutto, svela impietosamente gli intrecci perversi tra burocrazia, mondo della cosiddetta imprenditoria e della malapolitica regionale, in cui risulta sempre più coinvolto Governatore della Calabria Mario Oliverio.

Questo il commento che giunge dal Comitato Promotore della Federazione “Alternativa per l’Italia" a seguito dell'indagine che avrebbe svelato delle presunte irregolarità nella gestione di appalti nella Regione Calabria e che ha visto coinvolti esponenti politici, dirigenti pubblici e funzionari dell'ente, oltre al presidente della Giunta Mario Oliverio.

“Nel massimo rispetto del lavoro della Magistratura, e senza volerne assolutamente anticipare gli esiti finali, - prosegue la nota - sin dal primo giorno questa Federazione ha tenuto a denunciare gli aspetti perversi di questa vicenda, alcuni dei quali furono fatti notare in tempi non sospetti - vedi quelli relativi all’Aviosuperficie di Scalea, e giammai colti da silenzi ed omertà, per come giungono accuse da qualche parte all’intero sistema legato alla politica, di cui orgogliosamente oggi ci sentiamo fuori”.

“E nel sentirci “fuori” da “quel” sistema, riteniamo sia giunta oggi l’ora che la Calabria, anche sull’onda di quanto plasticamente emerge dalle cronache quotidiane, cambi finalmente registro rispetto alle vecchie logiche dettate dai mestieranti della politica che hanno sin’ora, dalla maggioranza e dalla minoranza, spadroneggiato sulla nostra terra e sui nostri destini. Da oggi e fino al celebrarsi delle prossime consultazioni elettorali regionali, in qualsiasi data siano esse fissate, i Calabresi avranno finalmente la opportunità e la possibilità di dare corpo ad un cambiamento, che sia reale e concreto, non più procrastinabile, per il riscatto nostro e per il bene futuro dei nostri figli” – avanza la nota.

Oggi più che mai sembra necessaria quella “svolta civica” da noi a più riprese auspicata per far sì che la Calabria sia governata più che da queste “bande” di politicanti, sempre più presi dalla gestione del potere a qualsiasi costo piuttosto che dal provvedere alla ricerca del bene comune – e tanto ci sarebbe stato da fare in tema di lavoro (vedi l’attuale situazione degli Lsu-Lpu), salute (sempre ai primi posti in tema di migrazione sanitaria), ambiente (quando ci decideremo a trasformare, come avviene in tanti parti d’Italia e del mondo, la spazzatura in ricchezza anziché farne moltiplicatore di inquinamento) e quant’altro – e che significa trovare una via comune che vada oltre ogni steccato di parte ed unisca i tanti amministratori perbene e la parte sana della politica, che c’è in tutti i campi della contesa ma che stenta ad emergere stretta negli steccati delle appartenenze che chiamano spesso a scelte non condivise che servono però ai vari capobastone che gestiscono potere e cordoni della borsa, verso un nuovo modo di amministrare che prediliga, appunto, il bene comune rispetto ai tornaconti personali e di parte”, continua la nota.

“Questo il sogno, questo l’auspicio, questo l’appello! Noi ci siamo! A quant’altri stanno a cuore le sorti della Calabria sta adesso rispondere a questo appello che, in modo accorato, lanciamo a tutta la Calabria perbene” – closa nota.