In Calabria il più alto tasso di disoccupazione giovanile
Spetta purtroppo alla “nostra” Calabria, ancora una volta, la maglia nera per quanto riguarda i dati Istat resi noti nella giornata di ieri in cui si evince che nell’intera Regione si registra il più alto tasso di disoccupazione (circa il 26,6%), rispetto all’Emilia Romagna che ha la percentuale più bassa (8,5%), dove molti giovani hanno perso completamente la speranza di trovare un lavoro. – lo scrive in un editoriale Antonio Le Fosse, cronista-fotoreporter freelance - Molti di questi, tra l‘altro, hanno abbandonato addirittura anche gli studi. Un dato di fatto, dunque, molto preoccupante che deve far riflettere i politici sia nazionali e sia regionali, i sindacati, i dirigenti scolastici, le categorie sociali e tante associazioni operanti sul territorio, affinché tutti insieme si riesca ad affrontare questo fenomeno, promuovendo in piena sinergia una serie di iniziative, al fine di alleviare o trovare una valida soluzione ai numerosi problemi che vi sono tuttora in Calabria e nell’importante territorio dell’intera Piana di Sibari, in maniera tale che si possa dare una svolta decisiva sia alla piaga riguardante la dispersione scolastica e sia la mancanza di lavoro in un terra ricca di storia, cultura, tradizioni secolari, risorse naturali e con un patrimonio artistico invidiato in tutto il mondo. Bisogna, dunque, lavorare alacremente in diverse direzioni per invertire questa situazione e riuscire, allo stesso tempo, ad assistere ad un totale ribaltamento del trand negativo fornito dai dati Istat, al fine di guardare ad un futuro migliore e garantire delle certezze ai molti giovani calabresi che, ancora oggi, lasciano il proprio luogo di nascita per trovare fortuna altrove. Un appello, infine, è doveroso rivolgerlo a tutti i politici di questa Regione, affinché il loro impegno istituzionale, chiedendo anche il prezioso intervento del Governo centrale, possa servire a dare una svolta definitiva alle diverse problematiche che si vivono quotidianamente in Calabria.