Riccio: “Comune e Aterp dicano tempi e modi di intervento in viale Isonzo e lo facciano subito"

Catanzaro Infrastrutture
Eugenio Riccio

“Il garbo istituzionale con cui la Questura di Catanzaro ha espresso la necessità che Comune e Aterp bonifichino al più presto le aree degradate di alcuni quartieri, non deve trarre in inganno, perché, quello della Questura non era un semplice auspicio ma un allarme vero rivolto agli unici attori in campo che hanno l’obbligo e non la facoltà di prevenire e porre fine ad una situazione di abusivismo che conduce al proliferare della malavita di cui tutti alla fine saranno complici.” È quanto dichiara in una nota il Consigliere comunale Eugenio Riccio.

“Difficile dire se parte della refurtiva rivenuta dalla squadra Volanti si stata utilizzata per compiere un altro furto ed un tentato furto,- aggiunge Riccio - ma se già ci limitassimo ai fatti, e cioè che un appartamento vuoto , devastato, inservibile per i fini per cui era stato pensato, è stato usato come deposito per nascondere i proventi di un’attività criminosa, tanto basterebbe per chiamare in correità gli enti preposti alla custodia e tutela di quegli immobili . Ma dilungarsi oltre non serve. A questo punto chiediamo di sapere entro quanto e con quali misure il Comune di Catanzaro e l’Aterp intendono porre fine allo scempio dei quartieri di cui sono direttamente responsabili, in ottemperanza alle indicazioni che arrivano dalla Prefettura.”

Il Consigliere prosegue e conclude: “Mi riservo di presentare l’ennesima interrogazione sull’argomento e dove non dovessero arrivare risposte in tempi brevissimi di far valutare agli organi competenti i profili di responsabilità in capo ad amministrazione ed Aterp. Non è più tempo di passerelle, elettorali o post elettorali , non è più tempo di parole . Perché ha ragione il sig. Claudio Condorelli quando dice che quei quartieri sono la morte sociale perché la gente perbene non scende più neanche in strada a fare una passeggiata lasciando campo libero ai delinquenti, ma se non sono le amministrazioni a mettere in condizione i cittadini di vivere i propri quartieri, chi dovrebbe farlo? Normalità è anche questo. E ora è il tempo della normalità.”


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