Sila, Belcastro: “La mancata candidatura all’Unesco amareggia”
“La decisione del Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco di soprassedere alla presentazione della candidatura degli Ecosistemi forestali della Sila per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale come sito naturale sconcerta, amareggia e preoccupa; oltre che per i contenuti e le valutazioni che questa decisione presuppone anche per i metodi ed i tempi con i quali la stessa è stata comunicata”.
È quanto dichiara il Sindaco di Cotronei Nicola Belcastro nel suo ruolo di presidente della Comunità Del Parco Della Sila sottolineando come, “esattamente al contrario di quanto auspicato dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, tutti i calabresi si sentono molto amareggiati e delusi da una posizione che non soltanto tradisce gli sforzi fatti in questi anni per dimostrare e condividere col mondo intero lo straordinario valore e l’unicità del patrimonio naturalistico della Sila, ma che si fa beffa degli stessi risultati conseguiti di recente dal Parco con il riconoscimento Mab Unesco. Risultato, quest’ultimo, che – scandisce il Sindaco condividendo la posizione critica già manifestata dal Governatore Mario Oliverio – nelle parole dello stesso Ministro diventa paradossalmente circostanza penalizzante anziché fattore propulsivo”.
“Ciò che stupisce ancor di più è l’aver dovuto prendere atto di questa pessima notizia, allo stato scarsamente motivata, non da comunicazioni ufficiali tra istituzioni, ma da comunicati stampa. Il che – va avanti il Presidente della Comunità del Parco – non ci sembra adeguato e rispettoso della mole di attività e di impegno profusi a vario titolo per arrivare, così come ci si aspettava, ad un punto di partenza che avrebbe significato l’avvio di nuove ed importanti iniziative di sviluppo e promozione per la SILA e per la Calabria intera.
“Purtroppo – aggiunge il Primo Cittadino – stando così le cose diventa difficile contestare, quindi, il sospetto che, in un clima e contesto nazionali sempre più complicati e rischiosi per la coesione ed unità nazionali, abbiano forse prevalso altre valutazioni che di fatto hanno danneggiato lavoro fatto ed ambizioni risposte da un’intera regione”.
“L’intera comunità del Parco – conclude Belcastro – manterrà l’attenzione necessaria finalizzata al riconoscimento delle straordinarie valenze naturalistiche del nostro territorio, mortificate da questa decisione”.