Servizio mensa scolastica, replica dei genitori: “presenteremo esposto in Procura”

Reggio Calabria Attualità

Si è tenuta oggi nei locali del plesso di Villa San Giuseppe, la riunione sul servizio di refezione scolastica, con la quale i genitori degli studenti delle scuole cittadine, hanno ribadito che “su questo punto si andrà avanti, anche coinvolgendo le sedi opportune con un esposto alla Procura della Repubblica per interruzione di pubblico servizio e abuso d’ufficio, qualora il servizio non venga immediatamente attivato su tutti i plessi del comune di Reggio Calabria”.

"Nella presentazione delle attività della commissione del 12 dicembre 2018, la stessa Presidente Mazza definiva il ruolo della commissione come “un organo di garanzia e un collegamento tra il comune e l’utenza (…) che si occuperà di monitorare le criticità e far sì che il servizio mensa sia un servizio altamente educativo”.

“Ebbene qui stiamo parlando della negazione di un servizio educativo, ore di didattica negate a bambini che ne hanno fatto regolarmente richiesta attraverso l’iscrizione alle 40 ore settimanali. La Presidente comunica inoltre che ‘la scorsa settimana (immaginiamo dopo il 21 gennaio?) si sarebbero tenuti dei sopralluoghi ricognitivi dei tecnici del comune per la verifica tecnica dell’avvio ai lavori, sopralluogo dettato dalla mancata iscrizione degli alunni al servizio mensa’”.

Per la delegazione dei genitori “è incomprensibile perché i controlli si svolgano a gennaio, dopo 4 mesi dall’inizio dell’anno scolastico e dopo due dall’inizio in altri plessi del servizio; incomprensibile perché debba essere fatto un sopralluogo per verificare la presunta “mancata iscrizione”. Le adesioni alla mensa sono state fatte al momento dell’iscrizione dei bambini alle 40 ore settimanali, confermate al momento in cui la scuola ha chiesto i modelli Isee in vista dall’avvio del servizio, quindi è falso quanto riportato nel medesimo comunicato, come è ambiguo il tentativo di ridurre il fenomeno a poche decine di famiglie se si considera che fino ad oggi, per ben 4 mesi, tutti i plessi dei due istituti comprensivi non hanno beneficiato della mensa”.

“Oggi restano 5 plessi senza mensa, che non sanno ancora quando e se partirà il servizio che – conclude il comitato - è su base comunale e la sua attivazione prescinde dal numero di utenti che ne fanno richiesta in ogni sede. Proprio perché è un servizio “educativo” va garantito anche fosse soltanto un alunno a farne richiesta. Tutte le scuole sono infine state adeguate lo scorso anno dal comune, a detta del quale sono tutte a norma per lo svolgimento del servizio si refezione scolastica. D’altra parte il servizio si è svolto regolarmente nei medesimi locali nella scorsa stagione con la medesima ditta”.