Arsac, 400 lavoratori firmano contratto integrativo
Sono più di 400 i dipendenti dell’Azienda regionale per lo sviluppo dell’agricoltura in Calabria (Arsac) che hanno da oggi maggiori tutele. I lavoratori hanno infatti firmato il contratto integrativo. Lo rendono noto le segretarie regionali generali della Fai Cisl Calabria, della Flai Cgil e della Uila Uil.
“È il primo contratto integrativo aziendale – spiegano le tre sigle sindacali - frutto di un lungo lavoro di confronto tra le organizzazione sindacali di categoria e la dirigenza dell'Arsac. Ed arriva dopo la condivisione di un accordo su produttività e welfare aziendale siglato nello scorso mese di luglio”.
La firma del contratto integrativo aziendale, per Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, “rappresenta un importante risultato perché finalmente garantirà una maggiore uniformità di trattamento tra i lavoratori con contratti di natura privatistica differente”.
All’interno dell’Arsac, infatti, le posizioni del personale dipendente sono regolate da vari contratti collettivi che vanno da quello di categoria per gli operai agricoli e florovivaisti a quello per i quadri e gli impiegati agricoli, passando per quello dei lavoratori da aziende cooperative di trasformazione di prodotti agricoli e zootecnici e lavorazione prodotti alimentari.
Da qui la necessità di intervenire. Ma non solo. “Grazie al contratto integrativo aziendale – evidenziano i sindacati – sono stati centrati molti importanti risultati”.
Ad esempio per i lavoratori e le lavoratrici nei di malattia o infortunio continua di durata non inferiore a 10 giorni, e l’Arsac corrisponderà il pagamento del 50% della retribuzione per i primi tre giorni, da erogare nella mensilità di competenza.
Così come nel caso di applicazione della cassa integrazione Cisoa: agli operai che beneficeranno di tale trattamento, l’Azienda regionale erogherà la differenza tra quanto pagato dall’Inps e quanto necessario per raggiungere il 100% della retribuzione lorda.
Inoltre sono contenuti riferimenti normativi che riguardano fondi sanitari previsti dalla contrattazione nazionale e enti bilaterali territoriali come anche per quanto attengono i premi di risultato.
A questo proposito il contratto integrativo prevede l’introduzione di premi di risultato valido per il triennio 2018-2020 per migliorare il clima lavorativo, il benessere dei lavoratori e le performance dell’Azienda regionale nel raggiungimento degli obiettivi istituzionali con un plafond di 200mila euro annui.
Previsti anche nuovi e ulteriori permessi straordinari per motivi di salute e per conciliare tempo tra famiglia e lavoro. Infine nuove norme sui diritti sindacali, formazione, flessibilità e riqualificazione.
“Questo contratto – sottolineano le sigle– permetterà di rafforzare il ruolo istituzionale dell’Arsac nel comparto primario calabrese e rappresenta un esempio virtuoso di concertazione”.
Il tessuto agricolo calabrese, ricordano, è ancora caratterizzato da un’accentuata polverizzazione: 137.790 aziende agricole, con una dimensione Sau media di 4 Ha, pari alla metà di quella nazionale.
“Siamo convinti che in tale contesto – concludono - l’Azienda regionale deve ritagliarsi il proprio ruolo, orientandosi prioritariamente verso l’Assistenza tecnica e il trasferimento di processi produttivi ed organizzativi innovativi e favorire l’aggregazione; in parallelo, dovrà provvedere, per norma regionale, alla messa in liquidazione del vasto patrimonio dell’ex Arssa”.