Discariche abusive, Commissario: “Attenzionata l’area per lo smaltimento della Jolly rosso”

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La Jolly Rosso

La commissione straordinaria alle discariche abusive ha deciso diattenzionare” l’area ad Amantea dove è stato smaltito il carico trasportato dalla nave a perdere Jolly Rosso.

È quanto ha fatto sapere il commissario straordinario, il generale dei carabinieri Giuseppe Vadalà, durante un’audizione a Roma alla Commissione bicamerale sulle ecomafie.

L’obiettivo, dunque, è quello di capire “cosa è stato effettivamente smaltito nel sito” tanto da coinvolgere anche la Procura sul caso Amantea.

Per questo motivo Vadalà intende chiedere una “speciale attenzione da parte della Commissione”.

Durante l’audizione è emerso che il nostro Paese rischia una procedura di infrazione per la mancata bonifica di una quarantina di discariche di rifiuti, in buona parte in Basilicata, oltre che per la discarica romana di Malagrotta, chiusa nel 2013.

Tuttavia, come spiegato dal commissario, negli ultimi 22 mesi di attività, le discariche abusive in procedura di infrazione sono passate da 80 a 52, con altre 8 già bonificate al vaglio della Commissione Europea.

La multa semestrale pagata dall’Italia è quindi scesa da 42,8 milioni di euro a 11,6 milioni di euro.

Vadalà, che è stato nominato commissario a marzo del 2017, ha spiegato che la commissione ha inviato “19 informative all’autorità giudiziaria (presto saranno 20)” ed che è stato siglato “un protocollo con la Direzione nazionale antimafia, che su tre delle discariche in questione sta svolgendo approfondimenti”.

Stiamo lavorando almeno su 20 siti al momento - ha proseguito il generale -, di cui 10 da chiudere entro il 2 giugno 2019 e 10 entro il 2 dicembre 2019, con l’obiettivo di lasciare altri 24 siti al 2020 e 2021”.

Si tratta, ha spiegato, di discariche abusive nate tra gli anni Sessanta e Ottanta, quando “le amministrazioni comunali, non sapendo come smaltire bene questi rifiuti, li gettavano dalla sommità delle colline negli alvei torrentizi, o li lasciavano in depositi temporanei”.