Vini. soddisfazione Trematerra su distillazioni di crisi e denominazione d’origine
L’Assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra ha espresso soddisfazione per l’approvazione da parte del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali delle disposizioni nazionali per l’attivazione della misura relativa alla distillazione di crisi anche per i vini a denominazione d’origine. Il Decreto ministeriale è stato approvato lo scorso 21 gennaio ed è stato fortemente voluto dall’Assessorato all’Agricoltura e Foreste della Regione Calabria, e condiviso dal Consorzio di Tutela del vino a Denominazione D’origine Cirò.
“Abbiamo fatto valere – ha affermato Trematerra in una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale -, insieme alla Regione Piemonte, le nostre ragioni in ordine allo stato di crisi in cui versa la produzione della Doc Cirò. Il provvedimento avversato nella prima fase dalle altre Regioni, ha trovato grazie alla nostra insistenza, la condivisione sia al tavolo tecnico che politico. Il decreto di attivazione della misura della distillazione di crisi, anche per i vini a denominazione di origine ed indicazione geografica, nel nostro caso il vino Cirò, è stato fortemente voluto con convergenza di intenti in sede politica, da tutta la deputazione regionale e nazionale dell’area Crotonese. Abbiamo mantenuto, con i fatti, - ha proseguito l’Assessore - una promessa fatta al tavolo tecnico del Cirotano, afferma Trematerra. Il percorso è stato lungo e tortuoso ed è iniziato con un incontro con il Capo di Gabinetto del Ministro all’Agricoltura, Giuseppe Ambrosio, già lo scorso settembre 2010, al quale abbiamo esposto le nostre ragioni”. “La distillazione di crisi per il vino Cirò Doc – ha dichiarato ancora Trematerra - consentirà di ridurre le giacenze di vino invendute e permetterà una riprogrammazione della produzione per l’intera filiera. La Calabria vitivinicola ed in particolare il territorio di Cirò in provincia di Crotone, hanno nell’ultimo quinquennio attivato strategie di innovazione tecnologica che hanno consentito di raggiungere livelli di qualità tali da mettere in competizione i nostri vini con i più blasonati vini nazionali. Pur in presenza di tali condizioni, le conseguenze della crisi generale hanno avuto una forte ripercussione negativa soprattutto in quest’area di maggiore produzione, con sofferenze in termini di giacenza di vino invenduto. Il provvedimento è stato studiato per responsabilizzare anche i produttori che dovranno essere consapevoli che la riduzione delle eccedenze dovrà essere perseguita anche con una minore resa, normata da un successivo provvedimento regionale e connessa anche alla possibilità di attivare misure di contenimento della produzione come la vendemmia verde. Entro febbraio – ha concluso l’Assessore Trematerra - si dovranno quantificare i beneficiari e i quantitativi, in quanto l’impegno finanziario non potrà superare il 10 % del budget regionale relativo a quello assegnato alla Calabria dall’OCM Vino”.