Vibo: domani corteo studentesco, “Parla la generazione controcorrente”
Domani, venerdì 22 Febbraio, gli studenti di Vibo Valentia insieme al sindacato dell’Unione degli studenti Vibo Valentia scenderanno in piazza e manifesteranno alle 9:00 in piazza Martiri D’Ungheria partirà il corteo, siamo la generazione controcorrente e ora parliamo noi!".
"Anche in Calabria, come nel resto d’Italia, ci stiamo mobilitando contro la riforma dell’Esame di stato, l’Autonomia differenziata e le condizioni in cui versano le nostre scuole." - scrivono in una nota gli studenti vibonesi -
"Il governo - spiegano nella nota - continua a non ascoltare gli studenti: è stata imposta una riforma dell’esame di stato senza mai consultarci, il risultato è l’eliminazione della tesina, l’unico momento in cui lo studente poteva esprimere il suo interesse e la sua creatività, nonché il suo senso critico. Non basta poi cambiare la maturità: è necessario ripensare completamente la didattica e la valutazione nel nostro paese."
"Con il progetto di autonomia differenziata poi" continuano gli studenti di Vibo "aumenterà ancora di più il divario tra scuole del nord e scuole del meridione: i territori come il nostro, dove le scuole crollano in testa agli studenti, la dispersione scolastica è alle stelle e nemmeno dopo la scuola ci sono prospettive, i giovani saranno lasciati ancora più a loro stessi, come conferma la dichiarazione vergognosa del ministro Bussetti, secondo cui al Sud non mancano i fondi ma l’impegno e il sacrificio."
"Un'affermazione che non possiamo accettare perché denigratoria nei nostri confronti. Un'affermazione che dimostra come ancora una volta il giudizio su di noi sia negativo e come non sia cambiato dalle volte precedenti."
"Scenderemo in Piazza!" Concludono gli studenti del vibonese "Ora diamo una svolta a questa pessima organizzazione dell’istruzione: abbiamo discusso mediante assemblee di classe e momenti di confronto, abbiamo trattato delle attuali problematiche e di qual è la scuola che vogliamo, e abbiamo deciso insieme di mobilitarci."