Tarsia. A breve i lavori di riqualificazione della palestra comunale e dei campi da tennis
“L’intera area della palestra comunale e dei campetti di calcetto e da tennis oltre che il piazzale antistante, un manufatto presente da oltre 30 anni e mai completato, saranno presto ristrutturati”.
Così il sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso spiega che si è conclusa l’ultima gara che prevede l’affidamento dei lavori alla ditta aggiudicataria aggiungendo che "sarà presto consegnato alla cittadinanza un centro sportivo con tutta una serie di servizi, a partire dal rifacimento in toto della palestra che, purtroppo, è inutilizzata da tanti anni”.
“Ma l'opera di restyling dell'amministrazione comunale non si ferma qui. Infatti, da diversi anni gli investimenti fatti in tal senso hanno visto nascere, sempre nell'area delle scuole, un centro polivalente che viene utilizzato anche in attività extra scolastiche; la scuola dell'infanzia, inaugurata nel 2017, che ha avuto l'utilizzo di tutti gli standard qualitativi che la rendono oggi “un'opera la cui qualità e il suo impatto sono stati notevoli”.
“A questo si aggiunge l'adeguamento sismico della struttura comunale, il riefficientamento energetico, il rifacimento degli infissi, la messa in opera dell’ascensore (mai funzionante dalla costruzione del comune) e la messa in sicurezza degli spazi antistanti”.
Ma Ameruso tiene a precisare che il processo di abbellimento non è completato, anzi spiega: “tutti questi interventi fanno capo a due parole d'ordine: la prima è la bonifica e la messa in sicurezza dei siti e la seconda è il recupero di ciò che è rimasto incompiuto. Questo – dice - ha contraddistinto gli anni della nostra amministrazione, in cui abbiamo voluto ridare alla collettività opere e spazi importanti che da oltre 30 anni non erano compiuti o mai realizzati. Abbiamo recuperato il decoro urbano e diamo alla collettività opere che avranno un impatto importantissimo nella vita quotidiana di tutti i cittadini. Aumentare la qualità della vita – conclude - significa rendere più appetibili e più vivi i nostri borghi”.