Castrovillari, 61 Carnevale tra sport ed integrazione
“Le attività motorie nello sport sono un ottimo strumento per i normodotati di trasmettere le loro qualità atletiche tra le discipline che affermano continuamente i dati che registrano pure i giochi paralimpici grazie alla dedizione e passione di queste persone, espressione di capacità in ogni ambito dell’esistenza.”
Lo affermano in una dichiarazione congiunta alla stampa il Sindaco, nonché Assessore allo Sport, e l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Castrovillari, rispettivamente Domenico Lo Polito e Pino Russo, in vista della VII edizione de la “Coppa Carnevale di TennisTavolo”, inserita nella 61^ Edizione carnascialesca (che patrocina pure l’Ente), programmata per la mattina e il pomeriggio di lunedì 4 marzo nella palestra del Villaggio Scolastico, con una serie di compartecipazioni pluridisciplinari- insieme pure al calcio e al volley-, grazie all’organizzazione di Giuseppe De Gaio, consigliere regionale FITET Calabria e presidente dell' ASD TennisTavolo Castrovillari, ed al sostegno- con atleti e società-, di più soggetti e organismi a partire, soprattutto, da quello sensibile della Pro Loco con la sua ferma volontà di fare del Carnevale anche un momento serio di abbraccio dell’esistente.
“L’appuntamento- continuano il primo cittadino e l’assessore-, grazie a Giuseppe De Gaio che si prodiga in tal senso e quanti vi compartecipano con intenso slancio, oltre a richiamare l’attenzione sul ruolo propulsivo e aggregante dello sport per il bene comune di una comunità, rilancia l’importanza per la persona e la sua dignità in quanto tale, e per lo sguardo che necessita il “disagio giovanile”, urgente di quegli accompagnamenti sinergici e dedicati su cui siamo impegnati come Amministrazione, fondamentali per la crescita armoniosa di ogni individuo . La giornata osserva il valore dell'integrazione che lo Sport sa declinare in più modi con il suo metodo educativo nella pratica motoria a prevenzione e per la salubrità del corpo.”
“Il lavoro costante di decine di persone, e molte di più- aggiungono Lo Polito e Russo-, esprime al massimo, poi, nell’iniziativa, l’intensità e fatica che ci si gioca umanamente nella condivisione che si desidera, ininterrottamente, ampliare per il gusto di questa ascesi che lo sport suscita e che , come il principio dello Special Olympics legato all'inclusione sportiva a tutti i livelli osserva ed interpreta, fa bene perché è utile alla vita.”
Una storia di servizio alle persone e al Territorio determina tutto questo grazie ad educatori, allenatori, arbitri, dirigenti consapevoli della portata di tali iniziative che aiutano i giovani, e non solo loro, ad andare oltre, ad abbandonare gli egoismi e ad affrontare la strada della condivisione, della sperimentazione del limite, della conoscenza di se, per scoprire il meglio di sé, per imparare a conoscere il proprio corpo, a valorizzarlo e a stimarlo. Da qui la grande sfida culturale del momento che abbraccia pure il Carnevale di Castrovillari.