Tafferugli S. Giovanni in Fiore: in città resta tensione
È tornata la calma davanti al comune di San Giovanni in Fiore, dove stamani un gruppo di persone si era assembrata per impedire le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali, che avrebbero comportato lo scioglimento del consiglio. La clamorosa protesta dei consiglieri, che rischia di mettere fine all'esperienza amministrativa di centrodestra guidata dal sindaco Barile, eletto appena un anno fa con le amministrative della primavera, e' scaturita dalla protesta che da giorni monta in città per la chiusura del punto nascita nell'ospedale cittadino. Una decisione assunta dalla Regione nell'ambito del Piano di rientro del deficit sanitario.
Da stamattina nella cittadina silana si stanno dunque vivendo momenti di grande tensione, che hanno richiesto l'intervento dei Carabinieri e della Polizia. In base a quanto trapelato uno dei consiglieri sarebbe stato aggredito riportando lesioni giudicate guaribili in sette giorni. Inoltre, informano fonti politiche, la procedura di sfiducia aperta dai consiglieri ha rischiato d'essere interrotta dalla protesta, ed è ora supervisionata dagli agenti della Digos della Questura di Cosenza. La situazione resta ad alta tensione e in continua evoluzione.
Quindici consiglieri, dopo una lunga e intensa riunione svoltasi ieri sera, hanno stilato un documento critico nei confronti del primo cittadino condannato per la sua posizione "debole" nei confronti delle scelte regionali che, a parere dell'opposizione, penalizzano San Giovanni in Fiore. Il documento è stato depositato in Municipio e nelle ultime ore pare che i firmatari si stiano recando nel Palazzo di città per confermare la loro posizione. Intanto e' prevista per domani una visita del presidente Scopelliti che dovrebbe incontrare i cittadini e spiegare le intenzioni della Regione per l'ospedale cittadino.