“Corti Cosenza” riparte con incontri, cinema e fotografia
Il 2019 di “Corti Cosenza” riparte con incontri, cinema, scrittura creativa e fotografia. La sesta edizione della rassegna allestita da Teatro in note, con la direzione artistica di Vera Segreti, dopo aver ospitato gli scrittori Chiara Francini e Alessandro Baricco, si appresta a mettere in contatto i ragazzi e la città con la psicoterapeuta e psicodrammatista Antonia Guarini; l’attore Salvatore Striano e i “figli d’arte” cosentini il cantautore Dario Brunori e l’attore e regista Peppino Mazzotta. Anche per questa edizione “Corti Cosenza” (progetto cofinanziato da Pac Calabria 2014/2020, azione 1, tipologia 1.2), ha deciso di dialogare con i giovani delle scuole cosentine di temi delicati come l’abuso di droghe, di alcol, delle nuove tecnologie, emarginazione e della violenza sulle donne. E lo ha fatto mettendo a confronto grandi nomi del cinema, del teatro, della narrativa contemporanea e della psicoterapia moderna con i ragazzi.
Tutti gli incontri si terranno nella Sala Quintieri del Teatro Rendano di Cosenza, dalle ore 10. Si incomincia lunedì 11 marzo con Antonia Guarini, psicoanalista, psicodrammatista, didatta Sipsa; responsabile Jonas onlus di Bari, componente della prestigiosa Irpa diretta da Massimo Recalcati, che dialogherà in maniera franca e schietta con gli alunni delle scuole cosentine su “Dipendenze e solitudine”, temi centrali della sesta edizione di “Corti Cosenza”.
Il secondo incontro si terrà mercoledì 27 marzo con l’attore Salvatore Striano fra i protagonisti del film di Garrone “Gomorra” e della serie tv “I bastardi di Pizzofalcone”. Martedì 9 aprile toccherà al cantautore cosentino Dario Brunori, amatissimo dal pubblico soprattutto dopo la pubblicazione del suo ultimo album “A casa tutto bene”, mentre lunedì 15 aprile gli incontri si concluderanno con un altro figlio della nostra terra, l’attore e regista Peppino Mazzotta noto al grande pubblico per essere il Fazio in Montalbano.
Anche per questa edizione è prevista la sezione “CinemArt”. Prima di ogni incontro ci sarà la proiezione dei cortometraggi: lunedì 11 marzo, con inizio alle ore 9, tocca “Everything” regia di David OReilly; mercoledì 27 marzo “Pazzo e bella” di Marcello Di Noto; martedì 9 aprile proiezione de “Il Colloquio” diretto da Massimo Ferrari e si chiude con, lunedì 15 aprile “L’acqua e la pazienza” di Edoardo Leo.
Giovedì 11 aprile al via la sezione “Promuovi Cosenza” con la mostra fotografica dagli studenti delle scuole superiori della città e della provincia dal titolo “La città antica”. Dopo l’apertura dei lavori effettuata dalla direttrice della Biblioteca nazionale di Cosenza Rita Fiordalisi, verranno proiettati i corti realizzati dagli studenti per la quinta edizione di “Corti Cosenza” dal tema “Il vuoto e il pieno: tra dipendenza e solitudine”.
Sabato 13 aprile è prevista, a partire dalle 10, la visita guidata nel centro storico della città di Cosenza accompagnata dalle letture scelte sul tema delle dipendenze e la solitudine nel mondo contemporaneo. Un percorso che avrà anche uno spazio dedicato all’enogastronomia grazie ai ragazzi dell’Aipd – Associazione italiana persone down, fra i partner della rassegna insieme a Hidalgo, Biblioteca nazionale sede di Cosenza e Libreria Mondadori. “Corti Cosenza”, inoltre, gode del patrocinio della Calabria Film Commission e della collaborazione del Comune di Cosenza che ha fornito la disponibilità del Teatro Rendano.
«È con grande entusiasmo che Teatro in note si appresta ad iniziare la sezione primaverile di “Corti Cosenza” – afferma il direttore artistico Vera Segreti – il nostro progetto si basa su tre fondamenta: i ragazzi, il confronto e lo scambio di esperienze e, anche in questo caso, gli eventi che ripartono l’11 marzo vanno in questa direzione. Abbiamo voluto una grandissima psicoanalista moderna come Antonia Guarini che avrà un confronto più che costruttivo con i nostri giovani. La Guarini è anche scrittrice della condizione e della violenza che subiscono le donne nelle relazioni affettive, del tema della solitudine del mondo giovanile e delle dipendenze.
Abbiamo voluto un attore come Salvatore Striano perché, oltre alla sua arte, racconta un vissuto di dolore e di riscatto. E poi abbiamo voluto due personaggi che sono un orgoglio per tutti noi gente di Calabria: Peppino Mazzotta che abbraccio nuovamente dopo i nostri anni insieme all’Accademia di Palmi, amato dal pubblico per il suo Fazio di Montalbano e poi Dario Brunori, cantautore apprezzato a livello internazionale per i suoi testi che toccano i temi vicini al mondo giovanile, ai sentimenti, alle storie umane. Ripartiamo con entusiasmo, come ho detto, ma anche tanta emozione e consapevoli che saranno proprio le emozioni, insieme ai ragazzi, i protagonisti degli incontri di “Corti Cosenza”».