Minori a rischio, prosegue l’opera dl Don Calabrò. Morra incontra associazioni
Un’occasione per ricordare l’impegno che don Italo Calabrò fin dagli anni 80 ha profuso per cercare di strappare tanti minori da un destino di ndrangheta, ma anche per fare il punto sul programma Liberi di Scegliere avviato dal Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, con il supporto di associazioni come Libera, Agape, Unicef, camere minorili.
Questo ed altro ancora è stato l’oggetto dell’incontro che il presidente della commissione parlamentare anti mafia senatore Nicola Morra ha avuto nella sede del centro Comunitario con i referenti dell’associazione Mario Nasone e Giuseppe Marino.
E’ stato proprio quest’ultimo, in forza anche della sua esperienza di curatore nominato dal Tribunale per i minorenni di una ventina di minori coinvolti nel programma, a chiedere al presidente Morra di valutare la possibilità di avviare un iter legislativo per dare una cornice normativa e un sostegno concreto di risorse a questa positiva sperimentazione, così come è stato sollecitato anche dal Csm con una delibera dell’ottobre 2017.
Un appello che più volte il presidente Roberto Di Bella ha rivolto a tutte le forze politiche affinché non fosse vanificato il lavoro svolto finora. Una legge per dare strumenti ad un percorso che si può definire rivoluzionario, sia per quanto riguarda le strategie di contrasto alle mafie, sia per le brecce che si sono aperte per la prima volta sul fronte delle madri e dei genitori di questi ragazzi che hanno iniziato a collaborare con il Tribunale per favorire delle scelte diverse per il futuro dei loro figli.
Per Mario Nasone il parlamento ed il Governo è il momento, se vogliono realmente debellare le mafie, di avviare accanto alle azioni di contrasto repressivo un programma massiccio di investimenti sul piano educativo, sociale e di opportunità per un inserimento nel mondo del lavoro di tutti quei ragazzi coinvolti al compimento della maggiore età.
Morra si è assunto l’impegno a dare spazio come Commissione anti mafia a questa tematica, sottolineando il ruolo strategico della scuola, sia in termini di politiche di contrasto alla dispersione scolastica, sia rispetto alla didattica che deve essere sempre più centrata sui reali bisogni educativi dei minori in particolare di quelli a rischio.
Ha dato la sua disponibilità a partecipare ad incontri soprattutto negli istituti scolastici che operano in frontiera, nelle zone al alto indice di criminalità organizzata. L’incontro si è concluso con il dono della pubblicazione Nessuno Escluso mai sulla vita e le opere di don Italo Calabrò.