Reventino: un parco per vivere la natura con tanto sport e divertimento
Sul monte Reventino, nella località Zingari di Platania, la natura incontra l'avventura in un parco che vuole essere un'attrazione sia per i piccoli che per i grandi. Vicino agli agglomerati urbani del lametino, si estende, a 900m sul livello del mare, un'oasi verde che comprende l'area di quello che si potrebbe definire il Parco Naturale “Mancuso-Reventino-Tiriolo-Gimigliano”.
La scelta di realizzare una struttura immersa nel bosco, e dedicata al turismo sostenibile, ha il duplice intento di valorizzare le risorse paesaggistiche e naturali di questi luoghi, e di facilitare la scoperta dell'“universo montano”; sia attraverso l'aspetto ludico che con un'esplorazione guidata dell'ambiente silvano.
Anche chi non conosce bene la montagna vera, non è avvezzo alle escursioni e non ha dimestichezza con la dimensione verticale dei boschi, potrà provare l'emozione di muoversi su percorsi sospesi tra gli alberi, di arrampicarsi e di sperimentare la foresta attraverso curiose attività: sicure per chi le pratica e rispettose per l'ecosistema del bosco.
I percorsi acrobatici e le attività “outdoor”, previsti nel parco, sono differenziati in base al livello di difficoltà, e variano per età e per la tipologia di esperienza fisica che propongono. Le famiglie e le compagnie di amici, dunque, potranno trascorrere le loro giornate libere in un ambiente sano e suggestivo, dove sarà possibile divertirsi e fare le proprie esperienze nel verde in libertà e in sicurezza.
Il progetto del Parco Avventura Reventino nasce da un insieme di associazioni del territorio: Energie Solidali Cooperativa Sociale, Legambiente Calabria Onlus, An.Giu.Li., JOY asd aps, INRETE Cooperativa Sociale, Associazione Gaia asd, A.M.B. Gruppo Micologico Naturalistico “Lametino”, guidate dal soggetto capofila A.D.A.N. Cooperativa sociale ONLUS.
Quest'ultime cooperano per la riscoperta di luoghi preziosi per il valore storico-paesaggistico che custodiscono. Con il Parco Avventura Reventino si punta, dunque, a una valorizzazione che non venga riconosciuta solo in linea teorica, ma che passi da un percorso esperienziale diretto con la foresta e con la vita in montagna. Il gioco e lo sport all'aria aperta come stimolo verso una più profonda conoscenza di noi stessi e della natura che ci circonda.