Area dello Stretto, sigle a favore dell’accordo sulla mobilità
“La sigla dell’accordo per l’istituzione dell’Area integrata dello Stretto fra le due Regioni di Calabria e Sicilia e le due città metropolitane di Reggio e Messina può essere un fatto che nella prospettiva può rafforzare e modernizzare i servizi di mobilità nell'Area dello Stretto”.
Un fatto, per Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, dunque, positivo. “Ma è necessario evitare di dare un significato diverso da quello che in realtà è, cioè un importante accordo fra due Regioni e due città, per il coordinamento delle politiche sulla mobilità nell'Area dello Stretto i cui effetti saranno valutati nel tempo, soprattutto per la capacità di integrazione dei servizi e di attrazione di investimenti pubblici e privati”.
“Una questione fondamentale – avanza la nota - riguarda la capacità di attrazione delle risorse necessarie per rafforzare la continuità territoriale sostenibile con una programmazione efficace rispondente ai bisogni dell’intera area dello stretto con servizi di mobilità integrata Tpl/ferroviario ed aereo. Prioritario è il rilancio dell'aeroporto che attualmente è solo formalmente “dello Stretto” e rimarrà in questo stato in assenza di collegamenti veloci fra Reggio e Messina, ed anche fra Messina e Villa in coincidenza con i voli in arrivo e partenza che possano consentire di fruire dell'aeroporto a tutta l’utenza delle due città metropolitane Reggio Calabria e Messina”.
“Nonostante il primo passo formale/istituzionale che istituisce l'Area integrata dello Stretto è necessario – avanzano le organizzazioni - che le istituzioni siciliane e calabresi chiedano a Rfi ed al Governo tutte le risorse disponibili per garantire la percorrenza dei treni in tre ore e mezza da Villa San Giovanni a Roma per tutti i cittadini del territorio compreso nell’area dello stretto. Sono considerazioni che le sigle pongono all’attenzione delle istituzioni siciliane e calabresi per la valutazione e conseguente azione da porre in atto”.
“Altro punto sono le esigenze del trasporto sostenibile dal punto di vista ambientale il cui nodo centrale rimane la questione di Villa San Giovanni e lo spostamento a Sud degli attracchi portuali, decongestionando così la città, come si è fatto con tremestieri. Quindi questa intesa istituzionale costituisce un favorevole punto di partenza per il trasporto pubblico locale se si procederà alla creazione di un bacino ottimale dell'area dello Stretto – prosegue la nota - con una deliberazione formale da parte delle due Regioni che in vista delle gare per il Tpl previste per il 2020 possa dare una funzione all'area e conseguente dimensione ottimale all’Atam spa di Reggio Calabria per poter garantire servizi di mobilità efficiente ai cittadini e le garanzie occupazionali per i lavoratori”.
“Sono questi alcuni degli elementi che dovranno essere approfonditi per capitalizzare le potenzialità di questo accordo e avere ricadute positive per l'economia di quest'area, - closa nota - per i bisogni dei cittadini per la modernità del sistema. Il sindacato si dichiara disponibile ad un confronto di merito”.