Palmi, al via laboratorio di conservazione e restauro calchi della Gipsoteca
È stato presentato ieri, nella Biblioteca della Casa della Cultura di Palmi, il nuovo progetto per lo studio, la conservazione e il restauro dei calchi in gesso presenti all’interno della Gipsoteca “M. Guerrisi”, parte del complesso museale della Casa della Cultura “L. Repaci”. Il progetto avrà durata quadriennale e coinvolge in una fitta collaborazione il Comune di Palmi, la Soprintendenza per i Beni Culturali e l’Università. I calchi saranno studiati e restaurati dagli studenti del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in “Conservazione e Restauro dei Beni Culturali” dell’Università della Calabria, diretti da Anna Arcudi e dal professore Massimiliano Massera. Il cantiere didattico ha già avviato la sua attività di restauro di 3 calchi, con l’obiettivo di riportare l’attenzione sulla pregevole e varia collezione di opere custodite all’interno della gipsoteca.
Il progetto didattico, fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Giuseppe Ranuccio, e dall’assessore alla Cultura Wladimiro Maisano, ha coinvolto in sinergia l’Università della Calabria, con la professoressa Donatella Barca, coordinatrice del corso di laurea, la Soprintendenza territoriale con il funzionario delegato Sodano e la funzionaria di zona Maria Cristina Schiavone, che hanno manifestato sin da subito una felice accoglienza dell’iniziativa.
L’Amministrazione Comunale ha posto alla base del progetto la volontà di valorizzare la Casa della Cultura, una struttura dalle grandi potenzialità inespresse, particolarmente apprezzata anche dagli alunni che vi stanno lavorando, che al suo interno hanno avuto a disposizione tutto ciò di cui avevano bisogno, dai calchi da restaurare, ai documenti che li riguardano, fino allo spazio nel quale operare il restauro. L’esperienza formativa cui i ragazzi saranno sottoposti riguarda la valorizzazione di 6 calchi in gesso, realizzati dallo stesso Guerrisi e dal Monteleone, mediante attività di studio, conservazione e restauro delle opere. Gli interventi sono stati autorizzati dalla Soprintendenza di Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città Metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, coinvolte nel progetto.