Prosegue stato di agitazione dei dipendenti del consorzio dei bacini settentrionali del cosentino
Prosegue lo stato di agitazione dei dipendenti del consorzio dei bacini settentrionali del cosentino. I lavoratori, che si sono riuniti nei locali degli uffici di Cammarata alla presenza del vice presidente, Cesare Sciarra, non sono rimasti soddisfatti dalla proposta dell’amministrazione consortile che vuole pagare dieci mensilità.
Pagamento che per i lavoratori non risolverebbe il problema, ma servirebbe solo a bypassare la fase di criticità per consentire l’avvio della stagione irrigua.
I dipendenti si dicono infatti sfiancati dalla crisi finanziaria dell’Ente e per questo chiedono con forza a tutti i soggetti interessati - Coldiretti, Regione Calabria, Organizzazioni sindacali - di affiancare l'amministrazione consortile e avviare un tavolo di confronto che da una lato deve dare risposte concrete relative alle spettanze.
Allo stesso tempo chiedono di verificare se esistono le condizioni per garantire la sostenibilità dell'Ente nel medio e lungo periodo, “sempre se – è stato ribadito - si ritiene che i servizi che eroga sui territori siano considerati utili per il mondo agricolo e non solo”.