Maxi rissa in gara di terza categoria nel Vibonese, sfilza di squalifiche
Schiaffi, pugni e calci tra giocatori del Real Capo Vaticano e del Filandari. Ma anche invasione di campo dei sostenitori locali. Tanto da portare alla sospensione del secondo tempo della gara. Così il giudice sportivo ha avuto la mano pesante. Ha infatti adottato grossi provvedimenti disciplinari, ha infatti punito con la sconfitta a tavolino il Real Capo Vaticano (con l’obbligo di giocare a porte chiuse le prossime due partite casalinghe) e ha inflitto ad entrambe le squadre una serie di pesanti squalifiche.
Per il giudice sportivo la conclusione anticipata della gara è da attribuire alla duplice invasione di campo da parte dei sostenitori della squadra locale che avrebbero aggredito e minacciato i giocatori avversari. Una condotta ritenuta intimidatrice e violenta che ha fatto venire meno le condizioni di tranquillità psichica e anche ambientali per la prosecuzione della gara. Da qui la responsabilità oggettiva attribuita al Real Capo Vaticano al quale è stata inflitta la sconfitta a tavolino, l’obbligo di giocare a porte chiuse le prossime due partite casalinghe e un ammenda da 150 euro.
Stop per sei gare per Morris Godano, quattro per Carmine Godano, Paolo Rombolà, e Giuseppe Staropoli. Stangata anche per il Filandari che dovrà pagare una multa da 50 euro e dovrà rinunciare a diversi suoi giocatori. Il giudice sportivo ha infatti squalificato per cinque gare Alessandro Guerrera, per quattro Francesco Artusa e Cristian Calabria. Inibito fino al 30 giugno il dirigente accompagnatore del Real Capo Vaticano Martin Natoli e, addirittura, fino al 30 giugno del 2020 il dirigente del Filandari Luciano Artusa.
Secondo quanto scritto dall’arbitro nel referto e nel supplemento richiesto dal giudice sportivo la gara è stata interrotta al 25 minuto del primo tempo a seguito ad un fallo subito dal numero 9 del Real Capo Vaticano, Morris Godano, e fischiato dal direttore di gara. Il giocatore di casa reagiva colpendo con un pugno al viso e un calcio alle gambe il calciatore avversario Alessandro Guerrera il quale, a sua volta, reagiva colpendolo con schiaffi e pugni.
Ecco che i calciatori delle due squadre comprese le panchine, sono entrate in campo, dando cosi vita ad una rissa. L’arbitro ha quindi individuato i calciatori: Cristian Calabria, Francesco Artisa, Luciano Artusa del Filandari, Carmine Godano, Paolo Rombolà, Giuseppe Staropoli, e Martin Natoli del Real Capo Vaticano”. Nel frattempo l’arbitro ha notato che circa cinque-sei sostenitori della società ospitante hanno scavalcato la rete di recinzione e sono quindi entrati in campo, per scagliarsi contro i calciatori della società ospitata colpendoli con calci e pugni.
E l’arbitro preoccupato per la sua incolumità, è andato verso gli spogliatoi, dove ha notato che i due cancelli lato tribuna erano aperti, e che da questi sono quindi entrati i sostenitori locali. Dato che non erano presenti la forze dell’ordine, e non c’era alcuna possibilità di riportare la calma, l’arbitro ha deciso di sospendere la gara.