Incendio a Isola: s’indaga sulle cause del rogo che ha ucciso un uomo
Era entrato nel locale della ditta dove si trovano le caldaie per prelevare alcune taniche di carburante e fare rifornimento alla sua vettura, una Fiat Panda, che è stata trovata parcheggiata all'esterno e con il tappo del serbatoio ancora aperto. Ingresso che gli è costato la vita.
Al momento i Carabinieri di Isola Capo Rizzuto e i colleghi del Nucleo investigativo e del Nucleo operativo della Compagnia di Crotone, non escludono alcuna pista circa le cause del rogo che nella serata di ieri è divampato nella struttura uccidendo il 48enne.
Dai primi rilievi effettuati da pompieri e militari sembrerebbe che le cause siano di natura accidentale, ma i sopralluoghi dei militari continueranno anche oggi per cercare di stabilire con esattezza l’origine delle fiamme.
L’azienda attualmente è in regime di amministrazione giudiziaria dopo che a maggio del 2017 è rimasta coinvolta nell'operazione antimafia “Jonny” sulle infiltrazioni della 'ndrangheta nel Centro di accoglienza per migranti di Isola Capo Rizzuto. Il Quadrifoglio all'epoca dei fatti forniva i pasti alla mensa del Cara (LEGGI).