Pizzimenti (FI): “trend positivo per l’export ma bisogna promuovere economia locale”
“I dati forniti attraverso gli organi di stampa locale dal Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Antonino Tramontana, hanno messo in evidenza un trend estremamente positivo dell’export reggino. Infatti, nel 2018, le merci reggine esportate in diversi paesi del mondo, con in testa la lavorazione del bergamotto, seguita dai prodotti agroalimentari, hanno fatto registrare una crescita che si attesta intorno all’11% pari a circa 250 milioni di euro.
Un risultato senza dubbio ragguardevole e incoraggiante il cui merito va sicuramente ed unicamente ascritto alla caparbietà e capacità manageriale di alcuni imprenditori reggini i quali hanno creduto e puntato la loro attenzione commerciale nei prodotti autoctoni e di eccellenza”.
E’ quanto dichiara Nuccio Pizzimenti imprenditore ed esponente politico di Forza Italia che continua: “se le responsabilità che riguardano i ritardi registrati nella diffusione dei prodotti del comparto agroalimentare in gran parte si devono addebitare agli agrari perché sono rimasti avidamente attaccati alla “roba” e non sono riusciti ad esercitare il ruolo di imprenditori illuminati e guardare al mercato in termini di confronto e competizione, è anche vero che la politica, a tutti i livelli, si è spesso dimostrata distratta e poco incline a puntare la sua attenzione verso i prodotti tipici e di eccellenza. La diffusione della produzione del bergamotto, dell’annone, dell’arancia “belladonna”, unitamente alla ripresa di un’attività vitivinicola autoctona, anche questa un tempo molto praticata e diffusa sia in città come in molti Comuni vicini, potrebbe trasformarsi in un autentico volano di sviluppo di tutto il comprensorio reggino”.
“Se al trend positivo di questi prodotti - continua l’esponente politico azzurro - venisse affiancata una importante quanto necessaria sinergia istituzionale tra Regione, Comune, Facoltà di Agraria, Camera di Commercio e imprenditori, attraverso iniziative politiche lungimiranti e virtuose operazioni di marketing, questa sinergia, oltre ad alimentare l’economia cittadina, potrebbe garantire opportunità di lavoro anche ai tanti giovani laureati che escono dalla Facoltà di Agraria. In questi ultimi tempi le merci prodotti nel comprensorio reggino non solo hanno varcato i confini nazionali e hanno raggiunto paesi molto lontani come l’America, la Francia e l’Inghilterra, ma, alla fine del 2018, secondo i dati forniti dal Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, il valore delle merci esportate ha raggiunto i 55,8 milioni di euro facendo registrare una crescita dell’11% rispetto al primo trimestre dello stesso anno”.
“Un aspetto paradossale che in questo contesto emerge in tutta la sua tristezza è che mentre l’export reggino fa registrare notevoli passi in avanti, in alcune zone della città, i cui terreni sono destinati a colture agrumicole di eccellenza, il consorzio irriguo impiega sistemi di irrigazione che definirli antichi e obsoleti sarebbe una espressione generosa. Saremmo tentati di dire che la tecnologia, in queste zone, sia rimasta praticamente sconosciuta. Ecco perché la richiamata sinergia tra Enti e attori diversi si rende particolarmente e assolutamente necessaria se si vogliono veramente creare le condizioni ottimali per rilanciare le colture di pregio e incrementare ulteriormente l’export”.
“Il primo cittadino, non avendo avuto la lungimiranza politica di puntare la sua attenzione nemmeno su aspetti economicamente promettenti per l’economia cittadina, ha dimostrato, ancora una volta, la sua manifesta ed evidente incapacità politica ad amministrare e gestire una città già difficile e complicata di suo, le cui condizioni di declino sono sotto gli occhi di tutti”, - conclude Nuccio Pizzimenti.