Software spia, imprenditore calabrese tra gli indagati
Quattro persone indagate e il sequestro preventivo della piattaforma informatica e delle aziende E-Surv, ideatrice dell’applicazione, e Stm, che si occupava della commercializzazione.
Sono le richieste della Procura di Napoli nell’ambito dell’inchiesta che ha consentito di fare luce su Exodus, la piattaforma informatica che avrebbe permesso di carpire in maniera illecita i dati di centinaia di utenti in tutta Italia (LEGGI).
Secondo gli inquirenti, l’azienda Esurv di Catanzaro invece di fare intercettazioni informatiche per conto di diverse Procure, avrebbe carpito le informazioni sensibili al di fuori del controllo dei magistrati. Tra gli indagati ci sarebbe anche l’imprenditore titolare dell’azienda.
L’indagine, partita da Napoli, è stata affidata dalla Procura partenopea agli specialisti del Cnaipic, del Ros e del Nucleo speciale tutela privacy e frodi della Guardia di finanza che hanno eseguito una serie di perquisizioni, sequestri e acquisizioni informative su tutto il territorio nazionale.