Lebrino e Tomaselli: due vibonesi ai vertici nazionali del partito socialista
Durante il Congresso che ha portato all’elezione a segretario nazionale del consigliere regionale campano Enzo Maraio sono stati rinnovati anche gli organi del partito: per il vibonese oltre al segretario provinciale Gian Maria Lebrino riconfermato in quota nazionale entra a far parte della Commissione di Garanzia il giovane Avvocato Domenico Tomaselli.
Lebrino, uno dei primi firmatari della mozione che sostenuto Maraio alla segreteria nazionale del partito dichiara: “con l’elezione del nuovo leader si apre un nuovo ciclo del socialismo italiano. Enzo è un ragazzo grintoso, riuscirà sicuramente a trasmettere la sua determinazione e la sua passione politica su scala nazionale a tutto il gruppo dirigente del partito. Lo stesso ha già dato prova delle sue qualità politiche in Campania dove è attualmente consigliere regionale grazie alla sua visione di unità e di gruppo. Sono sicuro che riuscirà a realizzare il progetto che nasce da questo congresso e a rilanciare il partito su scala nazionale.”
Tomaselli, d’altro canto, sottolinea che: “quello di Roma passerà alla storia come il congresso dei giovani. Possiamo dirlo davvero. Un bel congresso, rinnovamento fatto senza strappi, segretario eletto con voto unanime, partito in piedi e al centro di una rete di alleanze. Si affaccia una nuova generazione che chi ha qualche capello bianco in più ha saputo crescere. Si abbassa l’età media dei Dirigenti nazionali Psi all’età di 45 anni con lo storico ingresso di un diciottenne nel Consiglio Nazionale”.
Entrambi i socialisti vibonesi ricordano il ruolo del Segretario uscente Riccardo Nencini “per il lavoro svolto in questi dieci anni riportando i socialisti in Parlamento e per aver tenuta accesa la luce del socialismo italiano.”
Si apre un nuovo ciclo anche in vista delle europee dove il motto è “Fair Free and Sustainable.
The Progressive Europe We Want”. La presenza all’assise socialista di tanti ospiti e del segretario dem Nicola Zingaretti lascia intravedere all’orizzonte una possibile alleanza con il Pd che, tuttavia, non è così scontata tanto a livello europeo quanto a livello nazionale in vista anche delle prossime amministrative se “all’Italia socialista non verrà riconosciuta la giusta agibilità politica”.