Guardavalle Marina, seconda condanna per la rapina alle poste
Si e' concluso con una condanna a cinque anni e mezzo di reclusione e 1.800 euro di multa il processo a carico di Giovanni Mollica, 24 anni, nato a Melito Porto Salvo (Reggio Calabria), ma residente ad Africo, imputato per la rapina all'ufficio postale di Guardavalle Marina (Catanzaro), avvenuta il 12 giugno del 2006. La sentenza e' stata emessa oggi dal tribunale collegiale di Catanzaro, presieduto dal giudice Antonio Battaglia (a latere Adriana Pezzo e Giovanna Mastroianni), che nella pena detentiva e' andato oltre la richiesta del pubblico ministero Paolo Petrolo, il quale aveva proposto per Mollica (difeso dall'avvocato Eugenio Minniti) cinque anni di galera, e 3.000 euro di multa. I fatti risalgono ad oltre quattro anni fa. Erano le 7.45 del mattino quando la direttrice delle Poste di Guardavalle Marina e due portalettere si accingevano ad aprire gli uffici, mentre gia' qualche cliente aspettava all'esterno. Appena il tempo di avviare le attivita' dell'ufficio, ed erano entrati due individui, con i volti coperti da passamontagna e armati di coltello. Sotto la minaccia delle armi, tenendo in ostaggio gli impiegati ed i clienti in quel momento presenti, i malviventi avevano atteso l'apertura della cassaforte a tempo da parte della direttrice e si erano fatti consegnare la somma contenuta, ottomila euro in contanti. Dopo il colpo i due rapinatori si erano dileguati a piedi per le vie del paese, inseguiti n un primo momento da una guardia giurata. Immediatamente allertata, una pattuglia della locale stazione dei carabinieri si era messa sulle tracce dei fuggiaschi, riuscendo a raggiungerli appena dietro l'ufficio postale, a disarmarli e ad arrestarli, recuperando l'intera somma sottratta e sequestrando i due coltelli e i due passamontagna utilizzati per il colpo. Condotti alla caserma della Compagnia carabinieri di Soverato, i due arrestati erano stati infine identificati in Mollica e Domenico Morabito, 23 anni, nato a Locri ma residente pure lui ad Africo. Quest'ultimo e' stato giudicato con abbreviato il 24 febbraio del 2009, e condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione (la pena cosi' scontata di un terzo per la scelta del rito).