Legambiente Calabria: “A Crotone si proceda subito alla bonifica di tutte le aree inquinate”
Legambiente Calabria propone controlli ambientali e sanitari seri sul territorio crotonese, e chiede che venga avviata finalmente la bonifica nell’area industriale. Specialmente a seguito della scoperta del materiale radioattivo tipo Tenorm durante alcuni lavori di sbancamento sul litorale crotonese.
Legambiente Calabria chiede che vengano effettuati controlli con più frequenza rispetto all’obbligo minimo di almeno un controllo all’anno per la concentrazione di radionuclidi artificiali (tenorm) e norm di procedere immediatamente alla bonifica di tutte le aree inquinate presenti nel territorio. Così come chiede che, con un tasso così alto di incidenza di malattie, ci sia un registro tumori funzionale e specifico per la provincia di Crotone che sia in grado di restituire la giusta rilevanza del fenomeno.
Materiale ritrovato nel 2011 sul Molo Giunti (in prossimità del porto industriale della città di Crotone) presente in alcuni minerali, tra cui i metasilicati, utilizzati in edilizia per il riempimento dei basamenti delle opere in calcestruzzo.
Anche una ex cabina Enel in prossimità del porto, di proprietà di Syndial, è stata sottoposta a bonifica perché presentava un’elevata quantità di tenorm, così come il versante sud del Castello Carlo V di Crotone è stato sottoposto a controllo poiché presenta un’importante quantità di metasilicati contenenti tenorm. Sono dunque diverse le aree contaminate da questi scarti industriali e residui di lavorazione di materiali contenenti Norm e Tenorm che sono stati dispersi nella città e nella provincia di Crotone.