Pediatria Castrovillari, il sindaco scrive al prefetto
Il sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, questa mattina ha inviato una lettera al Prefetto di Cosenza, affinché convochi “un Tavolo urgentissimo dove parlare di Pediatria e chiedere, nell’immediato, anche l’attivazione dei posti di terapia intensiva e lungo degenza previsti per complessivi 30 posti nell’atto aziendale all’ospedale di Castrovillari nonché l’apertura del reparto di Ortopedia, consegnato ufficialmente dal novembre 2018 e fermo senza ragione, con i pazienti che vengono dirottati per gli altri ospedali della provincia di Cosenza e non solo.”
Nella missiva, indirizzata anche al Presidente della Giunta Regionale, al Commissario ad Acta del Dipartimento Tutela della Salute-Politiche Sanitarie ed al Commissario dell’ASP di Cosenza, il primo cittadino affermando “ le legittime esigenze di un’area vasta che ha diritto alla “salute” la quale - stigmatizza con forza- si perde dentro inefficienze amministrative, scontri politici, disinteresse e, a tratti, assoluto menefreghismo”, richiama che “per tempo era stato segnalato che presso l’ospedale Spoke di Castrovillari la mancanza di medici e personale sanitario, nel reparto di Pediatria, poteva portare alla chiusura dello stesso.”
“Nella giornata del 18 aprile- poi osserva- è arrivato il provvedimento di sospensione dei ricoveri in questo importante reparto.” Da qui la sua esternazione: “Nemmeno i più piccoli siamo in grado di tutelare.” Ed ancora :” È la rappresentazione plastica del fallimento di un sistema. Al reparto di Pediatria è legato – precisa nello scritto inoltre - anche quello di Ginecologia. Si poteva evitare questa mortificazione se soltanto il rappresentante dell’ASP di Cosenza – fa presente - avesse sottoscritto una convenzione con l’Azienda ospedaliera di Cosenza, per l’utilizzo temporaneo di personale del reparto di Neonatologia e tamponare l’emergenza fino ai concorsi. Convenzione che mi dicono- sottolinea- essere pronta da circa un mese. Manca - asserisce concludendo- la sottoscrizione. Manca forse la volontà.”